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Milan, ecco Jashari: "Un sogno che si realizza per me e la mia famiglia"

Presentato il centrocampista svizzero: "L'unica cosa in comune con De Ketelaere è il club di provenienza"

14 Ago 2025 - 12:03
 © Getty Images

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Dopo una lunghissima trattativa Ardon Jashari e il Milan si sono ritrovati dalla stessa parte della storia. Il centrocampista svizzero ha già esordito in amichevole, ma ha sempre voluto indossare la maglia rossonera. La società lo ha presentato ufficialmente alla stampa: "Giocare per questo club porta una pressione incredibile ed è normale che sia così. Lavorerò sodo per ripagare la fiducia. De Ketelaere? L'unica cosa che ci accomuna è il club di provenienza".

"Le mie sensazioni su questo club sono incredibili, è un sogno che si realizza per me e per la mia famiglia. Sono qui da pochi giorni, ma ho ricevuto un benvenuto caloroso da parte di tutti - ha esordito Jashari in conferenza stampa -. Sono davvero orgoglioso e onorato di essere un giocatore del Milan". Il centrocampista svizzero ha vestito il rossonero dopo una lunghissima trattativa: "Tutti sanno che è stato un periodo lungo, ma sin dai primi contatti con Tare era chiara la mia volontà di compiere questo passo pur sapendo che sarebbe comunque stata una trattativa difficile perché ero importante per il Bruges e non mi avrebbero liberato velocemente. Tare mi ha fatto capire che avrebbe fatto di tutto per portarmi al Milan ed era il mio stesso sentimento, avevo dato la mia parola a Tare e Ibrahimovic".

A Milanello è stato accolto da Massimiliano Allegri: "Sono qui da poco, ma già dopo il primo giorno mi ha dato la sensazione di avere il giusto equilibrio tra la professionalità in campo e fuori dal campo. C'è armonia nello spogliatoio, ma poi in campo tutti sanno che conta solo vincere". L'esordio a Dublino ha meravigliato il tecnico: "Lo ringrazio pubblicamente per quelle parole. Non è stato facile perché da due mesi non avevo giocato partite, ma in campo mi sono sentito libero di fare il mio gioco imbastendo delle buone trame anche se dopo due giorni non è facile".

Da piccolo tifoso e appassionato di Milan Jashari era molto colpito da Pirlo: "L'ho sempre detto che lo seguivo con attenzione. Abbiamo anche una storia molto simile perché anch'io a inizio carriera ho giocato più da trequartista e ora ho una posizione più arretrata. Ovviamente non posso fare altri paragoni, inutile stare qui ad elencare tutte le sue qualità, ma sicuramente è stato di grande ispirazione per il mio stile di gioco".

A centrocampo Jashari giocherà con il Pallone d'Oro Luka Modric: "Tutti sanno quanti campioni hanno vestito questa maglia nella storia del club. Incredibile giocare con un ragazzo con così tanta esperienza in carriera e sicuramente non può che essere un aiuto. Cercherò di godermi questo fatto provando a crescere con lui". Lo svizzero attende l'esordio a San Siro a con la maglia del Milan: "Quando ero piccolo sono venuto qualche volta al Meazza, ho sempre sognato di diventare un professionista e sono cresciuto con il Milan. Vestire questa maglia è incredibile, non saprei trovare le parole giuste".

Nel contesto tattico di Allegri, Jashari può svolgere più ruoli: "Deciderà il mister come e dove farmi giocare. Nel calcio moderno a livello di centrocampo ci sono tante rotazioni e ti trovi ad adattarti alle varie situazioni. Da parte mia non importa, ho giocato da regista e trequartista, so cosa bisogna fare nei vari ruoli. Penso che aiuterò la squadra in entrambe le fasi, in costruzioni con assist e in fase difensiva con la mia determinazione. Non prendere gol è la prima cosa da fare. Ho imparato molto anche da Xhaka in nazionale, condivido le origini con lui e siamo cresciuti con questo fuoco dentro di dare sempre il massimo in tutto, dare quella spinta in più spesso è determinante. Voglio vincere trofei con questa squadra".

Sulla possibilità di andare all'Inter e l'importanza del derby: "Io ho sempre voluto venire al Milan e non appena c'è stata la possibilità non ho voluto ascoltare altro, non avevo dubbi. Se anche ci fossero state altre squadre italiane non avrebbe fatto differenza. Il derby so quanto è importante, ma dobbiamo riportare questa squadra dove deve essere e questo è un obiettivo". 

Il calcio italiano è notoriamente più tattico, specialmente in mezzo al campo: "Sicuramente è un livello diverso di gioco, c'è più fisicità rispetto in Belgio anche se da quelle parti il calcio sta crescendo molto. Qui c'è tutta una stagione da affrontare al massimo, giocare in Serie A è un altro sogno che si realizza. Ho sempre voluto farlo con la maglia del Milan e non vedo l'ora di scoprire quale sarà il livello del campionato. Sicuramente vivrò emozioni diverse rispetto al Belgio o in Svizzera".

Nell'arrivo di Jashari al Milan ha avuto una buona importanza anche Zlatan Ibrahimovic: "E' stata una bellissima trattativa da parte mia con il Milan perché sono sempre stato trattato benissimo. Con Ibra ho parlato di com'è il Milan, delle aspettative e dai tifosi. In queste settimane di attesa Tare e Ibra mi hanno dato fiducia sul fatto che alla fine l'affare si sarebbe concluso. Ho sentito la fiducia da subito".

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