L'INTERVISTA

Ibrahimovic, indizi sul futuro: "Per continuare devo stare bene, non ha senso se soffri troppo"

L'attaccante svedese in una lunga intervista a Espn: "Sono vicino al traguardo, sono po' impaurito: ma nella mia testa non c'è questo. Devo aiutare i miei compagni e me stesso"

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Il sogno scudetto diventa sempre più concreto e Zlatan Ibrahimovic è super concentrato per riportare al Milan il tricolore dopo quello vinto (insieme) nel 2011, ma la mente dell'attaccante svedese, 41 anni, va anche al futuro: "Sono vicino alla linea di porta - ha dichiarato nel corso di una lunga intervista a Espn - Sono un po' impaurito: se mi dovessi fermare, cosa faccio? Io sto provando a posporre la linea della porta, giocando e segnando gol. Ma ovviamente per continuare a giocare devo stare bene fisicamente, devo essere in grado di farlo, devo potermi divertire giocando".

"Non ha senso giocare se soffri troppo - ha continuato Ibra - è meglio essere realisti e dire a te stesso: 'È abbastanza'. E cominci un nuovo capitolo. Ma se sei concentrato su questo non sei concentrato sul resto. Nella mia testa non c'è questo. Se pensassi al mio ritiro, non sarei capace di aiutare i miei compagni e me stesso in fare ciò che vorrei. I calciatori seguono lo stesso programma ogni giorno. E io l'ho fatto per 25 anni. Sei come un soldato. Io sono vicino a questa linea, ma non ancora".

"Non ancora", Ibra allontana il ritiro perché nella sua testa adesso c'è solo l'obiettivo scudetto: "La squadra sta lavorando duramente, stiamo facendo grandi sacrifici per arrivare ai nostri obiettivi. La squadra è ancora giovane, ma sta crescendo e facendo sempre più esperienza. Siamo in vetta alla classifica, dobbiamo restare concentrati su quello che dobbiamo fare e fare del nostro meglio. Nel calcio da una settimana all'altra possono cambiare tante cose".

"Penso che più uno è vecchio e più ha esperienza - ha aggiunto - Ho imparato tanto nella mia carriera da altri giocatori con cui ho giocato e dagli allenatori che ho avuto. Alla mia età è il momento di dare qualcosa indietro. Nel nostro spogliatoio ci sono tanti giovani, io cerco di aiutare tutti e di essere il leader a mio modo sia dentro che fuori dal campo. Quando sono in campo cerco di aiutarli, quando sono fuori cerco di dare tutto il mio supporto".

Ma quando è fuori, e quest'anno è successo spesso, Ibra soffre: "Ovviamente sono frustrato perché vorrei essere sul campo in ogni partita. Io amo giocare le partite, l'adrenalina che ho quando vado in campo è incredibile". "Io soffro quando non sono in campo" ha ribadito Ibra, se soffre troppo e dirà basta col calcio (o tornerà in MLS) lo scopriremo solo a fine stagione. 

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