Si passa dai 205 milioni della scorsa stagione ai 180 di quella in corso, con una diminuzione del monte ingaggi
Chiuso il mercato estivo, in casa Milan è ora di fare un po' di conti. E a passare al setaccio i numeri dei rossoneri ci ha pensato "Calcio e Finanza". Un'analisi lunga e dettagliata per valutare l'impatto delle operazioni di mercato sul club controllato dal fondo Elliott. Numeri alla mano, rispetto all'anno scorso, per la stagione 2019-2020 i costi della la rosa del Milan (stipendi lordi + ammortamenti + costo dei calciatori in prestito) sono diminuiti, passando da 205 milioni a 180,9 milioni. Una flessione giustificata dall'uscita di alcuni giocatori in scadenza, da alcune cessioni e dall'arrivo di calciatori che hanno potuto usufruire di agevolazioni fiscali.
Ma vediamo nel dettaglio le voci relative alle manovre rossonere di questa estate e al relativo impatto economico. Partiamo dalla voce acquisti. Nella sessione estiva sono arrivati a Milanello cinque nuovi giocatori a titolo definitivo per un esborso complessivo di 80 milioni di euro (Krunic, Hernandez, Bennacer, Leao e Duarte). Di questi, tre (Hernandez, Leao e Duarte) potranno beneficiare degli sgravi fiscali previsti dal Decreto Crescita per il lavoratori "impatriati". Con la formula del prestito biennale (5 mln da spalmare su due stagioni) con riscatto fissato a 25 mln, dall'Eintracht di Francoforte è arrivato inoltre Ante Rebic, anche lui interessato dagli sgravi fiscali del Decreto Crescita.
Per quanto riguarda invece le cessioni, nella campagna trasferimenti 2019-2020 il Milan ha venduto Patrick Cutrone, passato al Wolverhampton per 18 milioni, e Djalò, passato al Lille per 5 milioni. Dalla rosa sono inoltre usciti Strinic (risoluzione del contratto) e i giocatori in scadenza Montolivo, Abate, Josè Mauri, Bertolacci e Zapata. A questi vanno poi aggiunte le cessioni a titolo temporaneo con diritto di riscatto (Diego Laxalt al Torino e Andrè Silva all’Eintracht di Francoforte) e il prestito di Halilovic all’Heereenven.
Operazione che, nel complesso, nella stagione 2019-2020 hanno ridotto i costi della rosa intorno ai 180,9 milioni, in calo di 24 milioni rispetto all'anno precendente (-12%). In particolare, si registra una flessione nel monte stipendi, che, al lordo delle tasse, passa da 114,9 milioni a 93,7 milioni (-18%). Numeri a cui va aggiunto poi un incremento degli ammortamenti dei diritti alle prestazioni sportive dei calciatori (84,74 mln, +16% rispetto al 2018-2019).
Una campagna acquisti che, per quanto riguarda l'esercizio 2019-2020 e la relatività sostenibilità, nonostante la riduzione dei costi, dovrà fare comunque i conti con il nodo ricavi (difficilmente sopra i 200 mln salvo importanti novità sulle sponsorizzazioni) e le eventuali plusvalenze da mettere a segno nella sessione del mercato invernale di gennaio 2020 e di quello estivo successivo entro giugno 2020.