Albertini boccia il Milan di Miha

L'ex centrocampista elogia Sacchi: "Ha cambiato la mentalità del nostro calcio"

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Demetrio Albertini rifiuta ogni paragone tra il Milan attuale e quello in cui giocava lui. "Mi viene difficile pensare a un mio compagno di squadra di allora che sostituirei con un calciatore del Milan di oggi" la stoccata dell'ex centrocampista. Solo parole d'elogio per Arrigo Sacchi, che venerdì compie 70 anni. "Sacchi è stato maniacale. Comunque ci ha portato a traguardi considerati impossibili. Ha cambiato la mentalità del nostro calcio".

Nell'intervista all'Ansa, Albertini parla con grande stima e affetto di Sacchi. "Mi ha preso dalla Primavera e mi ha fatto esordire in prima squadra, poi abbiamo vissuto tanti anni insieme in Nazionale - ha ricordato il dirigente sportivo -. Gli telefonai scherzando: 'Io non ti vorrei più come allenatore, sei troppo tosto', ero un esordiente quindi all'epoca non sapevo se fosse normale o meno, ma si faticava da matti. La cosa più bella è che mi ha insegnato a fare il professionista, a essere maniacale anche adesso, come dirigente e come persona".

E Sacchi esigeva anche un certo comportamento fuori dal campo: “o fate i calciatori o i playboy“. Poi, secondo me, ci vuole sempre un certo equilibrio".

Qualche dubbio, invece, sul fatto che possa allenare in un calcio come quello di adesso. "L'attenzione di Sacchi ai dettagli resta un aspetto attuale per gli allenatori, ma non so se riuscirebbe a gestire le pressioni che caratterizzano questo mondo adesso".