L'INTERVISTA

Lippi allarga la corsa scudetto: "Quattro-cinque squadre da titolo"

L'ex ct azzurro: "Da questo campionato anomalo c'è da aspettarsi di tutto"

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La corsa scudetto? E' ancora tutto possibile. Lo dice Marcello Lippi ai microfoni di Radio Anch'Io Sport su Radio 1 Rai: "Da questo campionato c'è da aspettarsi di tutto, è un campionato cominciato in maniera anomala così come si era concluso in maniera anomala quello dell'anno scorso - spiega -. Adesso si va dai 50 punti dell'Inter fino ai 43 della Roma, con Napoli e Juventus che devono recuperare una partita. Queste 4-5 squadre si giocheranno lo scudetto fino alla fine".

E ancora:  "Se il Milan è in corsa? Assolutamente sì, è a un punto dalla vetta, ha colmato anche una delle lacune che aveva, ovvero il numero di giocatori a disposizione. Se la giocherà fino in fondo, ha assunto una dimensione e una consapevolezza e un'autostima che all'inizio non aveva e che adesso invece ha".

"L'unica squadra che deve ancora trovare una fisionomia di gioco sicura è la Juventus, perché ha rinnovato tantissimo e non ha potuto fare verifiche se non nelle prime partite di campionato. E infatti ha avuto un periodo un po' difficile", aggiunge Lippi per poi soffermarsi sull'Inter. "L'Inter è questa, ci può essere una variazione con Eriksen ma è questa. Ha soltanto il campionato ed è sicuramente avvantaggiata. Il Napoli? Mancano 6-7 giocatori, ogni volta Gattuso si deve inventare qualcosa, meno male che ha questa arguzia e questa capacità di inventare".

"Gattuso ha dovuto far fronte a numerosissime assenze, sta facendo a meno di Merters, gli è mancato pure Osimhen - che era stato preso per dare profondità al gioco della squadra - adesso non c'è Koulibaly. Proviamo a fare un conto dei giocatori che sono mancati al Napoli".

Poi sulla lite Conte-Agnelli: "Quando si giocano partite così importanti c'è grande tensione e allora scappano una parola o un atteggiamento sbagliato che, con uno stato d'animo normale, eviteresti. Ma è evidente: ci sono degli screzi che vengono dal passato. Il calcio in Cina? C'è un'occidentalizzazione che non piace molto al Governo. Il calcio sta subendo un ridimensionamento, almeno fino a quando non si risolverà definitivamente il problema del Covid. Non vengono visti di buon occhio tutti questi soldi che vanno a giocatori e tecnici stranieri".

Infine, la Champions: "Per le italiane è dura. Il Porto è accessibile per la Juve, Bayern e Manchester City le vedo un gradino sopra le altre, poi ci sono Real e Barcellona, che sta ritrovando un Messi fantastico. La Lazio avrà di fronte la squadra più forte d'Europa".

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