L’allenatore biancoceleste rilancia l’obiettivo europeo: “Serve una mentalità diversa, voglio vedere una Lazio ambiziosa”
di Max CristinaMaurizio Sarri alza l’asticella. Dopo una partenza di campionato a corrente alternata, il tecnico della Lazio fissa i nuovi obiettivi e lo fa alla vigilia della sfida contro la Juventus, una delle gare più delicate della stagione. "Vogliamo tornare nell’Europa vera", dichiara senza mezzi termini, lasciando intendere che l’obiettivo minimo sia la Champions League. E sulla prossima sfida contro i bianconeri, aggiunge: "Ce la vogliamo giocare alla pari". Il tecnico biancoceleste chiede mentalità, concentrazione e crescita costante, soprattutto in campionato. Il messaggio è chiaro: la Lazio deve alzare il livello.
"Mi aspetto una partita difficile - ha continuato Sarri in conferenza -, tre giorni fa la Juve ha giocato alla pari contro il Real Madrid. Ci vorrà umiltà e sacrificio per superare i momenti complicati che affronteremo". La Lazio e il tecnico toscano affrontano un'emergenza continua di infortunati, l'ultimo Tavares: "Non è vero che si è fermato nell'ultimo allenamento, non ha mai lavorato dopo l'ultima partita. Ha un problema al polpaccio. Pellegrini spero di recuperarlo a breve, Provstgaard è un'opzione per certi casi per il suo impatto fisico. Nel 2025 nessuno sbaglia più la preparazione, ma ci sono tantissimi fattori che influenzano le problematiche fisiche".
Proprio sugli infortunati Sarri ha fatto un punto spiegando la situazione non legata, secondo lui, alla preparazione atletica: "Gigot ha fatto un allenamento con noi, Marusic ha avuto un problema a una cicatrice, Patric è reduce da un'operazione, Rovella ha una problematica che c'era già un paio d'anni fa, Vecino è la stessa storia dell'anno scorso, Lazzari da quando lo conosco ha sempre 2-3 problemi all'anno, Pellegrini ha un infortunio traumatico, Zaccagni viene da un'operazione, Isaksen ha avuto una malattia. Dele-Bashiru è colpa nostra che lo abbiamo rischiato, ma tutti parlano solo di Castellanos e Cancellieri, e quest'ultimo stava benissimo".
Tornando al campo e alla classifica, Sarri ha parlato dell'obiettivo triennale: "Vogliamo tornare nell'Europa vera (in Champions), ma ci sarà bisogno di tutti nel percorso. Col ds ho avuto sempre un buon rapporto, ma questo non toglie che alcune cose si possano vedere in modo diverso. Ho parlato con Lotito, tutto nelle normalità e non abbiamo discusso del mio contratto visto che è triennale".
Infine, ma tutt'altro che secondaria, la sfida contro la Juventus: "Servirà una prestazione importante - ha concluso Sarri -, anche se in questo momento siamo nella terra di nessuno. Da Bergamo siamo tornati con la consapevolezza di poter giocare bene, ma ogni partita può essere la nostra svolta anche se la difficoltà è palese. Dobbiamo avere la convinzione di giocarcela alla pari con la Juventus che a sua volta lo ha fatto contro il Real Madrid, restando concentrati sulla partita". E su Tudor: "Non credo alle sfide tra tecnici perché dipende sempre da chi alleni. È solo Lazio-Juve. Per quanto mi riguarda non ho molti ricordi alla Juventus, sono stato una sola stagionale e particolare perché condizionata dal Covid. Sono soddisfatto di aver vinto uno Scudetto con un gruppo a fine ciclo".