"Il ritiro a oltranza si può fare. Continuiamo a fare controlli e non farei indossare le mascherine in campo"
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E' chiara la posizione di Ivo Pulcini, direttore sanitario della Lazio, sulla ripresa della Serie A. "Sono assolutamente d'accordo sulla ripresa - ha spiegato -. Soprattutto dopo che ho visitato i ragazzi. Ho trovato un entusiasmo e una professionalità magnifica". "Isolare le squadre? Fattibilissimo, anche se non per tutti i club", ha aggiunto. Poi sui timori legati alla ripartenza: "E' tutto un'esagerazione. Se adesso la squadra è assolutamente asettica e si muove in un ambiente asettico ma di cosa dobbiamo parlare? Perché si devono considerare malate le persone sane?".
Dichiarazioni che lasciano poco spazio alle interpretazioni. "I ragazzi mi hanno dato una carica positiva mostruosa, come bambini che hanno ritrovato il loro giocattolo e si possono divertire - ha raccontato Pulcini -. Siamo stati attenti a farli ritirare dall'attività al momento giusto pensando subito alla prevenzione che è la cosa principale". "Tutti hanno rispettato le disposizioni e nessuno si è ammalato", ha proseguito.
E se si riscontrassero dei casi positivi o ci fossero problemi dopo la ripresa? Anche in questo caso il direttore sanitario della Lazio ha pochi dubbi: "Continuiamo a fare i controlli, abbiano i test sierologici brevi, magari ogni giorno. Ma se sono negativi che ci dobbiamo inventare?". Infine qualche considerazione sull'ipotesi di dover utilizzare la mascherine in campo. "Se è vero che il virus si propaga soltanto attraverso le vie respiratorie io in campo non farei mettere la mascherina perché sudando il vapore aumenta - ha spiegato Pulcini -. Le goccioline non vanno ad un metro ma a pochi centimetri dalla bocca. Con la mascherine si respirerebbe anche anidride carbonica".