VERSO LAZIO-SASSUOLO

Lazio, Sarri: "Incazzatissimo con me e con la squadra. Immobile capro espiatorio"

Il tecnico biancoceleste riparte dopo il derby: "Ora orgoglio e reazione, senza pensare ad altre storie"

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© italyphotopress

La Lazio torna in campo dopo la pausa e, soprattutto, dopo il blackout totale nel derby contro la Roma. Un match che ancora pesa sull'umore di Maurizio Sarri e del presidente Lotito che ieri hanno parlato alla squadra: "Avevamo l’obiettivo di parlare con i giocatori, che abbiamo riavuto al completo solo ieri. L’ho fatto prima io e poi lui" ha raccontato il tecnico biancoceleste alla vigilia del match con il Sassuolo. "Abbiamo fatto una partita inspiegabile contro la Roma, non tanto nel risultato ma per l’atteggiamento. Si può perdere ma con un’altra reazione. Sono incazzatissimo con i giocatori e anche con me stesso. Alla vigilia avevo avuto la sensazione che la carica emotiva non era quella giusta, ho cercato d'intervenire ma probabilmente non l’ho fatto in maniera giusta. Ora orgoglio e reazione, senza pensare ad altre storie".

Sarri guarda avanti, dunque, con la necessità di ricostruire moralmente la sua squadra e ridare fiducia a chi, come Immobile ad esempio, ha subito anche la delusione dell'eliminazione dal Mondiale: "Gli ho parlato - ha raccontato il tecnico riferendosi al suo attaccante - e gli ho detto quello che penso. Che sta diventando il capro espiatorio della Nazionale e sa benissimo cosa c’è dietro. Io al suo posto saprei cosa fare, ora vediamo cosa deciderà lui. Se intendo di lasciare la Nazionale? Inutile che ti dica la mia scelta, conta quella di Ciro. Immobile comunque in questo ambiente lo vedo subito partecipativo, reattivo: non sono preoccupato per il rendimento con la Lazio”.

Inutile invece parlare in questo momento di rinnovo o altre prospettive future ("Vedremo. Per ora il mio futuro è il Sassuolo”), l'attenzione di Sarri è sull'oggi e sui problemi della sua squadra: "L’aspetto tattico non c’entra niente. Il motivo degli alti e bassi è difficile da scovare: se uno di noi lo avesse capito, avremmo già curato gli effetti. Ultimamente la squadra non dava più segnali di questo tipo, ci siamo capitati nella domenica meno opportuna. Dobbiamo capire se dipenda dalle caratteristiche dei giocatori, sicuramente dobbiamo evitare che ricapiti una cosa del genere".

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