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L'ANALISI

Vlahovic, gol e nuova linfa per questa Juve. La zona Champions non basta più

Al debutto l'attaccante serbo lascia subito il segno: per la prima volta aggancio alla zona Champions. E ora...

07 Feb 2022 - 10:43

Un debutto così nemmeno nel più bello dei sogni. Dusan Vlahovic ci ha messo 13' per prendersi la Juve, ben 307' in meno di Cristiano Ronaldo, di cui ha ereditato il numero di maglia e il compito di assicurare pioggia di gol alla causa bianconera. L'inizio promette bene. Anzi, benissimo. L'attaccante serbo, insieme a Denis Zakaria, altro volto nuovo del mercato invernale, firma il successo sul Verona nel posticipo della 24.a giornata e per la prima volta la squadra di Max Allegri aggancia la zona Champions. E salgono a dieci le gare di fila senza sconfitte: l'ultima il 27 novembre 2021 contro l'Atalanta, scavalcata in classifica e guarda caso l'avversario del prossimo turno di campionato in una sfida importantissima per i bianconeri per blindare il quarto posto (i bergamaschi hanno una gara in meno).

Dentro Vlahovic e sembra un'altra Juve. Nello spirito ma non solo. Nuovo entusiasmo nel gruppo ma anche altra marcia in alcuni uomini. In attesa di ritrovare il gol Alvaro Morata è stato protagonista di una gara di corsa e sacrificio. Via i musi lunghi, fiducia riacquistata dopo le voci di addio e grande lavoro al servizio della squadra, compreso l'assist per il gol di Zakaria. Prestazione più che positiva anche per Paulo Dybala, che pronti via cerca subito l'intesa con il nuovo partner d'attacco ed è proprio la Joya a offrirgli il pallone dell'1-0. Con tanto di 'festeggiamento mascherato' insieme. A centrocampo Zakaria fa subito vedere le sue doti di giocatore ovunque, Arthur recupera più palloni di sempre e anche Rabiot è più tonico e in partita.

Difesa poi sempre più bunker: dallo scorso novembre la Juventus è la squadra che ha ottenuto più clean sheet nei maggiori cinque campionati europei: 9 in 13 match. E ora? Zona Champions o è lecito sognare qualcosa di più? "Lo scudetto non è affar nostro, siamo troppo indietro", ha detto subito Allegri nel dopo gara spegnendo subito il fuoco degli entusiasmi. Ma questo Vlahovic ha portato nuova linfa. Gol sì, ma anche la voglia di puntare più alto.

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