L'ANALISI

Vera Juve cercasi: a Pirlo servono tempo, CR7 e i ritorni pesanti

Senza il portoghese, con Dybala a mezzo servizio e le assenze di Chiellini, De Ligt e Alex Sandro ogni giudizio è rimandato. Per ora

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Andrea Pirlo chiede tempo, ma non è facile convincere ad aspettare e mandare giù qualche boccone amaro a chi, come la Juve, è abituato a vincere da nove anni di fila. Indubbiamente, però, è presto per condannare una squadra che, dopo il trauma Sarri, ha deciso di ripartire ringiovanendo un gruppo, a partire dalla panchina. La gara contro il Barcellona ha mostrato tutti i limiti dei bianconeri e se è vero che anche i blaugrana non erano certo al meglio, lo è altrettanto che pure a Torino sono ancora ben lontani dal massimo della forma.

Quello che doveva essere il motivo conduttore della sfida dello Stadium, Cristiano Ronaldo vs Messi, non è potuto andare in scena causa Covid. Proprio l'assenza del portoghese si fa sentire, da ogni punto di vista. Da quello tecnico e realizzativo, a quello carismatico. Senza CR7, la Juve non solo perde una bella fetta di gol (in Champions League soprattutto), ma anche in fatto di capacità di intimorire l'avversario. Perché un conto è doversela vedere con un mostro sacro, un conto è trovarsi di fronte due "deb" come Chiesa o Kulusevski...

Vedi anche Pagelle: Juve, solo Morata e centrocampo bocciato. Barcellona, Messi in chiaroscuro Champions League Pagelle: Juve, solo Morata e centrocampo bocciato. Barcellona, Messi in chiaroscuro Anche perché chi dovrebbe sostituirlo a livello di leaderishp, Paulo Dybala, è ben lontano dall'essere al 100%. Contro il Barça si è vista una delle sue versioni peggiori, perché non è riuscito a incidere né vicino alla porta, né partendo da lontano. Purtroppo, però, non bisogna dimenticare che la "Joya" ha giocato la sua ultima partita senza problemi a marzo, spegnendo le ambizioni dell'Inter con una magia. Poi il virus, l'infortunio muscolare, il rientro affrettato con il Lione, la ricaduta e una preparazione appena abbozzata, complice anche il malessere accusato con l'Argentina. Dybala non è passato da trascinatore a brocco nel giro di pochi mesi, ma gli serve solo un po' di tempo per ritrovarsi. Distrazioni contrattuali permettendo.

Il vero problema, tuttavia, sta nelle fondamenta di questa squadra e nelle assenze, pesanti, che sta affrontando. Chiellini, De Ligt e Alex Sandro sono tre pedine troppo importanti e che, soprattutto nel caso del brasiliano, non hanno un sostituto. Finora Bonucci, Demiral e Danilo hanno tirato la carretta da soli, ma urgono i rientri difensivi altrimenti questa non sarà mai vera Juve.

Vedi anche La moviola di Juve-Barcellona: Var infallibile sui fuorigioco ma il fallo di Bernardeschi... Champions League La moviola di Juve-Barcellona: Var infallibile sui fuorigioco ma il fallo di Bernardeschi... Poi, però, ci sono le colpe non legate ad assenze e infortuni e tutte sembrano ricadere sul centrocampo. Con tanti esterni a disposizione, si è deciso di limitare a due gli interni, ma senza avere un faro, un uomo capace di prendere in mano il gioco bianconero. Bentancur, Rabiot e Arthur sono complementari tra di loro, tanto che è vero che vengono impiegati a rotazione, mentre McKennie è una buona riserva e a Ramsey non si è ancora trovato un ruolo preciso. Quindi: o si cambia modulo o ci sarà ancora da soffrire fino al prossimo mercato.

Tutto nero, insomma? No, affatto. Perché in questo periodo di alti e bassi, ci sono anche delle buone notizie. La principale risponde al nome di Alvaro Morata. Era partito come ottimo attaccante dal cuore pavido, è tornato cecchino consapevole dei propri mezzi. Magari non fortunatissimo (cinque gol annullati in tre partite per fuorigioco sono un record), ma pronto a caricarsi la squadra sulls spalle, lui che una volta veniva ripreso da Allegri perché piegava il capo di fronte alle difficoltà.

Vedi anche Juventus, Pirlo: "Sconfitta che ci servirà per crescere" Champions League Juventus, Pirlo: "Sconfitta che ci servirà per crescere" Ecco, sono proprio i gol annullati a Morata la sintesi di questo primo scorcio di stagione dei campioni d'Italia. Con tutti gli ingredienti giusti, un pizzico di sorte non avversa su questioni millimetriche (vedi anche il rigore concesso al Barcellona per un fallo fuori area) e un filo di attenzione in più (tre rossi in sei gare giocate non si possono ammettere), la Juve può tornare a fare la Juve. Ma serve ancora un po' di tempo e pazienza. A Pirlo saranno concesse?

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