JUVENTUS-MILAN 0-3

Serie A: Juventus-Milan 0-3, Diaz, Rebic e Tomori lanciano Pioli verso la Champions

I rossoneri sfatano il tabù Stadium e volano al terzo posto. Szczesny para un rigore a Kessie

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Va al Milan lo spareggio-Champions contro la Juventus. Nel posticipo della 35a giornata di Serie A, i rossoneri vincono 3-0, sfatano il tabù Stadium, si portano al 3° posto e lasciano Ronaldo e compagni a -3 con lo scontro diretto a favore. A sbloccare la sfida è una magia di Brahim Diaz al 46'. Szczesny para un rigore a Kessie (58'), Ibra si fa male, ma il Diavolo dilaga con Rebic (78') e Tomori (82').

LA PARTITA
Con una straordinaria prova di carattere e di grande qualità, il Milan prende due piccioni con una fava, ovvero stacca la Juve nella corsa Champions e si porta avanti anche negli scontri diretti. Così, quando ci sono in palio ancora 9 punti, la banda Pioli ha in pratica un vantaggio di 4 lunghezze. La serata dello Stadium, dove il Diavolo non aveva mai conquistato nemmeno un punto, è il grande capolavoro di Pioli, che distrugge tatticamente Pirlo e azzecca tutte le mosse. In primo luogo la scelta di puntare un po' a sorpresa su Brahim Diaz, poi quella di preferire Tomori a Romagnoli e infine, al momento dell'uscita di Ibra per infortunio, di scegliere Rebic, che con una magia sotto l'incrocio dei pali ha messo la parola fine alla contesa prima del tris di testa dell'anglo-canadese. L'ex Chelsea, insieme a Kjaer, ha formato una diga impenetrabile, rendendo nulli sia Ronaldo che Morata. Davvero disastrosa la prova del portoghese, mai al tiro con pericolosità e avulso dal gioco. In casa Milan, ovviamente, applausi per tutti, mentre l'unica nota stonata è l'infortunio di Ibra, uscito al 65' per un problema al ginocchio sinistro. 

Pirlo si affida al 4-4-2, con McKennie e Chiesa sugli esterni e il tandem Ronaldo-Morata in avanti. Pioli sceglie Brahim Diaz nei tre alle spalle di Ibra, con il 4-2-3-1 classico che diventa 4-4-2 in fase di non possesso, con Saelemaekers e Calhanoglu che scalano a presidiare le fasce. Partono meglio i bianconeri, subito pericolosi con un destro al volo di De Ligt murato da Theo Hernandez. Poi Brahim Diaz in due occasioni non crea particolari problemi a Szczesny, con un destro alto sopra la traversa (18') e un tiro dal limite centrale (21'). La Juve è pericolosa soprattutto dai calci da fermo, così alla mezzora Chiellini impatta di testa un corner di Cuadrado ma non trova la porta dopo l'uscita a vuoto di Donnarumma. Siamo alla mezzora e da questo momento il Milan cresce di intensità, soprattutto grazie a Theo Hernandez, inarrestabile in progressione: al 37' il suo cross teso per Ibra è salvato da Alex Sandro di testa, mentre al 44' un suo passaggi è deviato da De Ligt e diventa di facile preda per Szczesny. A causa delle tante interruzioni Valeri assegna due minuti di recupero e al primo di questi i rossoneri passano: Szczesny smanaccia male una punizione di Calhanoglu, Brahim Diaz vince un rimpallo con Cuadrado e mette il pallone sotto la traversa. Dopo il controllo del Var per un possibile tocco di braccio dello spagnolo, Valeri assegna il gol e si va al riposo con il Diavolo avanti.

La Juve ferita prova a rimettersi subito in carreggiata, quando Morata pesca di tacco Bentancur e Donnarumma deve distendersi per respingere il diagonale del centrocampista uruguaiano (46'). Quello che sembra essere un segnale di riscossa, risulta invece un fuoco di paglia e il Diavolo sale in cattedra nella ripresa. Al 56' Diaz semina ancora il panico nella retroguardia bianconera e il suo tiro è respinto da un braccio largo di Chiellini. Valeri non se ne accorge, ma il Var lo richiama e assegna un rigore sacrosanto. Dal dischetto lo specialista Kessie si fa ipnotizzare da Szczesny e la Juve rimane in partita (58'). Pioli al 65' perde Ibra per un problema al ginoccio destro e dopo 5' deve sostituire anche un esausto Diaz. Questi episodi avversi non scompongono gli ospiti, ma stasera Ronaldo è un autentico ectoplasma e il suo unico tiro è un sinistro sballato al 67'. Pirlo si gioca anche le carte Kulusevski e Dybala, ma è il Milan a dilagare nel finale. Primo Rebic toglie le ragnatele dall'incrocio con un destro precisissimo dal limite (78'), poi Tomori di testa cala il tris che vale anche il vantaggio negli scontri diretti. La Juve cerca almeno il gol per pareggiare il computo della doppia-sfida, ma non è proprio serata. Il Milan vola verso la Champions, la Juve rischia di rimanerci fuori. E non solo per la nota vicenda Super League. 

LE PAGELLE DI MAX CRISTINA

IL TABELLINO
JUVENTUS-MILAN 0-3
Juventus (4-4-2)
: Szczesny 6; Cuadrado 5,5, De Ligt 6, Chiellini 5,5, Alex Sandro 5,5; McKennie 5, Bentancur 5 (22' st Kulusevski 5,5), Rabiot 5, Chiesa 5 (34' st Dybala 6); Morata 4,5, Ronaldo 4. A disp.: Buffon, Pinsoglio; Bonucci, Danilo, Demiral; Arthur, Bernardeschi, Ramsey. All.: Pirlo 4
Milan (4-2-3-1): Donnarumma 6; Calabria 6, Kjaer 7,5, Tomori 7,5, Theo Hernandez 6,5; Bennacer 6 (37' st Dalot sv), Kessie 5,5; Saelemaekers 6 (37' st Meite sv), Brahim Diaz 7,5 (25' st Krunic 6,5), Calhanoglu 6,5; Ibrahimovic 6 (21' st Rebic 7). A disp.: Tatarusanu, Gabbia, Kalulu, Romagnoli; Hauge, Tonali; Leao, Mandzukic. All.: Pioli 7,5
Arbitro: Valeri
Marcatori: 46' Brahim Diaz (M), 33' st Rebic (M), 38' st Tomori (M)
Ammoniti: Chiesa (J), Chiellini (J), Brahim Diaz (M), Saelemaekers (M)
Espulsi: -
Note: Al 13' st Szczesny para un rigore a Kessie

LE STATISTICHE
Il Milan ha vinto in casa della Juventus in Serie A per la prima volta da marzo 2011 (0-1 Gattuso), prima che esistesse lo Stadium.
Il Milan ha vinto 14 trasferte in questa Serie A: nella storia della competizione, ha fatto meglio solo l’Inter (15 nel 2006/07).
La Juventus non subiva tre gol in casa contro il Milan in Serie A da gennaio 2010.
Il Milan ha segnato otto gol nelle ultime tre partite contro la Juventus in Serie A, tante reti quante nelle precedenti 14.
La Juventus ha subito gol in tutte le ultime 11 partite di campionato, peggior striscia da aprile 2010 per i bianconeri.
Brahim Díaz (21 anni e 279 giorni) è il più giovane giocatore del Milan a segnare in casa della Juventus in Serie A da Alexandre Pato (19 anni e 103 giorni) nel dicembre 2008.
Brahim Díaz (21 anni e 279 giorni) è il terzo più giovane straniero del Milan a segnare contro la Juventus in Serie A dopo Rafael Leão (21 anni e 27 giorni) e Alexandre Pato (19 anni e 103 giorni).
Brahim Díaz ha segnato due gol nelle ultime sei partite di campionato, dopo averne realizzato uno nelle prime 18.
Brahim Díaz ha segnato in entrambe le sue ultime due partite da titolare in Serie A.
Wojciech Szczesny ha parato tre dei quattro rigori affrontati contro il Milan in Serie A.
Il Milan è la squadra con più rigori a favore in questa stagione nei maggiori cinque campionati europei (17).
17 rigori a favore del Milan: dal 2004/05, da quando questo dato è a disposizione, solo la Lazio (18 nel 2019/20) ne ha calciati di più in una singola stagione di Serie A.
Nessuna squadra nei maggiori cinque campionati europei 2020/21 ha sbagliato più rigori del Milan: cinque, al pari con l'Eibar.
Sette rigori contro la Juventus in questo campionato: dal 2004/05, da quando questo dato è a disposizione, i bianconeri ne hanno affrontati di più solo nel 2019/20 (12).
Nel primo tempo Morata e Ronaldo insieme hanno effettuato un solo tocco in area avversaria.
La Juventus non ha effettuato nemmeno un tiro nello specchio nel primo tempo in tre delle ultime cinque gare di Serie A: ai bianconeri non era mai capitato nelle prime 30.

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