NEL TUNNEL

Pogba, compleanno amaro: ma la Juve non lo scarica

Alla vigilia dei 30 anni, il francese sta vivendo il momento più delicato della carriera: ma a Torino hanno deciso non scaricarlo. Anche per evitare di perdere i soldi risparmiati col Decreto Crescita

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Cosa fare con Paul Pogba? Se lo stanno chiedendo alla Juve non solo in queste ore, ma probabilmente già da diverse settimane. Dopo l'ennesima diagnosi di un infortunio che terrà il francese lontano dal campo almeno sino ad aprile, a Torino non solo i tifosi sono dubbioso su come agire adesso. Perché se è vero che ci sarebbe un contratto quadriennale da rispettare, lo è altrettanto che così non si può proprio andare avanti. Serve, anzi, urge, una soluzione in tempi brevi.

Vedi anche Pogba, è un calvario: lesione di basso grado all'adduttore juventus Pogba, è un calvario: lesione di basso grado all'adduttore Finora Pogba ha giocato una manciata di muniti al fronte di un cartellino da 8 milioni di euro netti a stagione: praticamente finora è costato 200mila euro ogni 60 secondi in cui è stato in campo. Cifre inaccettabili soprattutto in un momento economicamente così delicato come quello che sta vivendo la società. Il problema è che cederlo ora, sempre che qualcuno sia intenzionato a puntare ancora sul "Polpo", vorrebbe dire perdere i quattro milioni di euro risparmiati al momento dell'ingaggio grazie agli sgravi fiscali del Decreto Crescita. Vedi anche Juventus, Pogba enigmatico sui social: un nuovo inizio in bianconero juventus Juventus, Pogba enigmatico sui social: un nuovo inizio in bianconero

E allora, forse, è meglio provare a salvare il salvabile di questa stagione e sperare di riaverlo al meglio della condizione al via della prossima. E quando si parla di condizione, non si tratta solo di quella fisica. Oggi, infatti, il problema più grosso sembra essere quello mentale. L'ennesimo stop ha fatto crollare il mondo addosso a Pogba e la scena di ieri, quando ha rifiutato selfie e autografi ai tifosi assieati fuori dal J Medical, significa che il momento è delicato. Alla vigilia del suo 30° compleanno (è nato il 15 marzo del 1993), l'ex United ha il morale sotto i piedi (lo ha ammesso lo stesso Allegri nel post Sampdoria) e solo con l'aiuto di società e compagni potrà guarire nel corpo e nell'anima. "Vamos Hermano!", ha risposto Di Maria all'ultimo post filosofico del transalpino.

Insomma, nessuno lo ha scaricato o vuole scaricarlo nonostante il comportamento nella sua seconda vita bianconera non sia stato proprio impeccabile, a partire dalla decisione di non operarsi subito al ginocchio. Da lì è stato un susseguirsi di decisioni e azioni sbagliate, insieme a una discreta dose di malasorte. Adesso la luce ancora non si vede, ma la Juve ha deciso di accompagnare Pogba sino alla fine di questo tunnel. Per il bene di tutti.

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