Stasera i bianconeri all'esame di Italiano in una partita tra ex poco amati: Chiesa e Vlahovic contro Arthur
La Juventus stasera scende in campo a Firenze con due obiettivi ben chiari: staccare chi la insegue per consolidare un posto Champions e provare a non lasciar scappare l'Inter nella corsa per lo scudetto. Più facile a dirsi che a farsi, visto che sulla strada di Allegri c'è un avversario tra i più ostici per i bianconeri. Quella con la Fiorentina è da sempre una partita piena di insidie, soprattutto quando si gioca al "Franchi". E non sarà diverso in questa occasione, anche se le squadre arrivano da momenti diversi.
Una sfida speciale soprattutto per Federico Chiesa e Dusan Vlahovic, ex viola non rimpianti e anzi contestati, anche se non è detto che entrambi partano titolari. Di sicuro saranno inevitabili i fischi rivolti proprio ai due "traditori". Insomma c'è tutto per una grande partita. Con tanto pathos e calore. Senza dimenticare il contesto assai delicato di questa confronto, nel quadro di una emergenza legata all'alluvione che ha squassato la Toscana, comprese le zone vicino a Firenze.
Di sicuro la Juve arriva in buone condizioni dal punto di vista mentale, meno da quello fisico. Le assenze in difesa e a centrocampo sono ormai croniche e per la terza gara di fila davanti a Szczesny ci sarà il terzetto composto da Gatti, Bremer e Rugani.
Dall'altra parte c'è una Fiorentina chiamata non solo a riscattare li due ko consecutivi in campionato, anche se non potrà contare sul sostegno della Curva Fiesole. Il match, visto il contesto, ha un valore che va oltre il risultato. Italiano non ha grossi problemi di formazione nonostante qualche forfait di secondo piano. Parisi dovrebbe giostrare ancora a destra, in mediana scalpita l'ex Arthur, in avanti confermati Nico Gonzalez e Bonaventura, nel ruolo di punta centrale leggermente favorito Beltran su Nzola.