SETTIMANA DI FUOCO

Juventus: la top 4 diventa un miraggio, Allegri punta su Coni ed Europa League

Dopo i due ko di fila in campionato i bianconeri sembrano poter sperare solo in un pronunciamento positivo del Collegio di Garanzia sul - 15 per tornare in zona Champions League, altrimenti servirà puntare tutto sulla vittoria dell'Europa League

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Dopo la brutta sconfitta di Sassuolo, per la Juventus è ora di fare i conti con la realtà. Quella che sembrava poter diventare una leggendaria rimonta fino alla top 4 si è interrotta bruscamente con due ko di fila: quello con i neroverdi e, prima ancora, quello con la Lazio. Al momento un posto in Champions League nella stagione 2023/24 è poco più di un miraggio per i bianconeri, a cui sembrano essere rimaste solo due strade per continuare a sognare: quella che passa dalla cancellazione dei 15 punti di penalità in classifica, o quella che passa dalla vittoria dell'Europa League.

In entrambi i casi quella che è appena cominciata sarà una settimana decisiva per i destini di Max Allegri e dei suoi uomini: mercoledì si pronuncerà il Collegio di Garanzia del Coni in merito alla penalità inflitta dalla Corte d'Appello federale e, naturalmente, la società si augura che il ricorso presentato venga pienamente accolto, in attesa di novità dalla Procura riguardo al secondo filone d'indagine, quello sulle manovre stipendi. Vorrebbe dire balzare al terzo posto, a quota 59, mettendo 8 punti di distanza dall'Inter quinta.

Dopodiché, giovedì sera, la squadra scenderà in campo a Lisbona per il ritorno dei quarti di Europa League contro lo Sporting: ci sarà da difendere l'1-0 dello Stadium per conquistarsi una semifinale europea che manca da 6 anni e continuare a inseguire il sogno di alzare un trofeo che vorrebbe anche dire qualificazione di diritto alla prossima Champions. Inutile girarci intorno, però: il mood con il quale i bianconeri si presenteranno al "José Alvalade" non potrà non essere influenzato dalla sentenza del giorno prima, nel bene o nel male.

Quel che è certo è che contro i lusitani servirà una performance ben diversa da quella andata in scena domenica pomeriggio a Reggio Emilia: al Mapei Stadium si è vista una squadra lunghissima, senza idee e senza aggressività, incapace di costruire azioni pericolose se non da calcio piazzato, che ha accennato una timida reazione solo dopo il gol incassato e solo con l'ingresso dei suoi uomini di maggior talento, ChiesaDi Maria e in parte anche Pogba, che ha dato qualche segnale incoraggiante. L'azzurro e l'argentino saranno con tutta probabilità in campo dal 1' (da vedere se in un 3-4-3 come quello dell'andata o in un 4-3-3 con Kostic inizialmente in panchina), ma la loro semplice presenza non può bastare: servirà un atteggiamento diverso, una maggior convinzione nei propri mezzi e la voglia di fare la partita senza speculare troppo sul vantaggio maturato all'andata. Lo 0-2 di Friburgo, e più ancora lo 0-3 di Nantes, dovranno essere i punti di riferimento, con la speranza di ritrovare anche i gol degli attaccanti, uno dei principali punti deboli di questa fase della stagione.

La settimana di fuoco della Juve si concluderà domenica sera allo Stadium contro il Napoli: il sogno del popolo bianconero è vendicare il pesantissimo 5-1 dell'andata, ma prima di pensare ai partenopei c'è da concentrarsi sugli altri ostacoli dentro e fuori dal campo. Gran parte della stagione, inevitabilmente, passerà da lì.

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