Logo SportMediaset
In evidenza

Seguici anche su

Juventus, Allegri: "Champions? Aspettative troppo alte, non dev'essere una ossessione"

"Mancano cinque partite allo scudetto. Io spero di poter continuare, non penso a quello che dicono di me. Kean? Bravo, ma deve migliorare"

09 Mar 2019 - 12:05
Quattro gol all'Udinese per prepararsi al meglio alla sfida di Champions contro l'Atletico (si parte dallo 0-2 di Madrid). La Juventus viaggia spedita verso il titolo nonostante l'ampio turnover: "I ragazzi sono stati bravi, ci siamo preparati bene. Ora mancano cinque vittorie allo scudetto, indipendentemente da quello che farà il Napoli - ha commentato Allegri a fine partita -. Dopo ventisette giornate, avere 75 punti è una bella quota, ma bisogna migliorare singolarmente e nel giocare in verticale".

La testa però è inevitabilmente alla Champions e l'infortunio di Barzagli, dopo quello di De Sciglio, limita le scelte del tecnico: "Ho un solo terzino a disposizione. Devo inventarmi qualcosa perché bisogna fare una partita molto tecnica dove servirà l'ampiezza. Ci faremo trovare pronti, o gioca Spinazzola o Cacerese nei tre".

Protagonista assoluto Kean con la sua doppietta: "Ha fatto bene a restare alla Juventus, deve migliorare ancora molto nei movimenti. E' molto bravo, ma è un classe 2000 e deve ancora imparare tanto". Certo il 4-1 è un buon auspicio per l'Atletico: "Come risultato andrebbe molto bene, ma la partita sarà molto diversa. Dovremo essere ancora più precisi e lucidi. Vogliamo arrivare in fondo e celebrare due trofei".

Nonostante tutto però l'operato di Allegri è in discussione e si parla di un addio a fine stagione, soprattutto se dovesse andare male con l'Atletico: "Credo che abbiamo lavorato molto bene in questi quattro anni e mezzo, ci siamo sempre giocati la Champions. Sono arrivato nello scetticismo, siamo arrivati per cinque volte agli ottavi e per due volte in finale. Le finali vanno vinte, ma abbiamo trovato due squadre importanti. Se non riusciamo quest'anno sarà l'anno prossimo magari. A quello che dicono verso di me sono abituato".

Per Allegri la Champions non è una ossessione: "E' vero che le storie finiscono, stiamo andando verso l'ottavo scudetto, abbiamo vinto la Supercoppa. Stiamo facendo un buon lavoro, Champions? Create aspettative troppo alte. E' un'ossessione, giocare la Champions dev'essere una gioia. Sono fiducioso, dopo cinque anni alla Juventus spero di poter continuare".

Poi, però, in conferenza stampa ha sbottato: "Da quando sono arrivato, la Champions è sempre stato un obiettivo. Che poi si dica che uscire è un fallimento non mi sta bene. In Champions il livello si è alzato, martedì giocheremo nel migliore dei modi. Se passeremo bene se no ci riproveremo l'anno prossimo. Ogni anno siamo arrivati in fase finale, vediamo cosa accadrà quest'anno. Non è un fallimento, anche se lo sento sempre dire. Mi fa ridere tutto questo. Se si passa bene, se no è una partita di calcio e ci riproveremo. Due trofei li abbiamo in teoria vinti. Non è un fallimento questo. Quando sono arrivato c'era gente che aveva paura di giocare col Malmoe".

Moise Kean è stato il grande protagonista del successo della Juve sull'Udinese. "Mi faccio sempre trovare pronto durante gli allenamenti e quando scendo in campo provo a fare del mio meglio. Stando alla Juve impari molto. Quale il gol più difficile? Forse il primo, perché loro palleggiavano e in ripartenza sono stato bravo a recuperare palla. Atletico? Vincere aiuta sempre, ora possiamo pensare all'impegno di martedì", ha detto l'attaccante bianconero.

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri