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Juve, per lo scudetto servono i gol: Chiesa-Vlahovic inceppati, torna caldo Berardi

Partenza sprint da 8 gol, poi dopo Sassuolo la coppia si è fermata. Per gennaio torna di moda il nome dell'esterno neroverde

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10 gol segnati in meno dell'Inter ma una sola rete subita in più e infatti la Juventus battendo i nerazzuri nel big match scudetto di domenica sera allo Stadium si prenderebbe la vetta della classifica. Dopo la prova horror di Sassuolo la squadra di Massimiliano Allegri ha ritrovato solidità e concretezza, ha inanellato una serie di sei vittorie e un pareggio e ha trovato i gol di molti protagonisti inattesi sotto porta (Cambiaso, Rugani, Bremer...), ma se i bianconeri vorranno contendere fino all'ultimo il tricolore alla squadra di Inzaghi sarà fondamentale ritrovare i gol degli attaccanti, che mancano da circa due mesi e proprio dalla trasferta di Reggio Emilia (con l'unica eccezione di Milik, che ha segnato a Lecce e Torino). 

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Le assenze forzate di Chiesa e Vlahovic per infortunio hanno permesso ad Allegri di costruire una squadra diversa da quelle vista nelle prime uscite stagionali, molto più votata al sacrificio e che ha messo lo spirito di gruppo al centro di tutto, ma questo sistema forse non ha aiutato le due stelle della squadra ad avere occasioni e segnare quando sono tornate a disposizione. Per quanto riguarda Chiesa il digiuno con la maglia bianconera arriverà a quota 64 giorni quando arriverà l'Inter allo Stadium, mentre per Vlahovic, che contro i nerazzurri dovrebbe essere finalmente pronto a tornare da titolare, il gol mancherà addirittura da 71 giorni. 

Nelle ultime partite la maglia da titolare se l'è presa Moise Kean, grazie soprattutto al lavoro che riesce a garantire rispetto agli altri compagni di reparto, ma anche per l'attaccante azzurro (a cui contro il Verona ne hanno annullati due) l'ultimo gol è ormai un lontano ricordo visto che risale allo scorso 1° aprile (quando affronterà l'Inter saranno 239 giorni) e quindi è evidente che per l'attacco bianconero quello realizzativo è diventato un problema e per risolverlo si guarda anche al mercato. 

Nei pensieri dei dirigenti bianconeri c'è sempre quell'esterno offensivo necessario ala Juve per poter cambiare sistema di gioco anche in corsa e che è stato cercato a più ripresa anche in estate: Domenico Berardi. I contatti col Sassuolo da allora non si sono mai interrotti e la trattativa è pronta a ripartire a gennaio, anche se è necessario che i due club facciano dei passi per venirsi incontro. La Juve dovrà alzare la sua offerta, avvicinando la valutazione da almeno 30 milioni dei neroverdi e garantendo un obbligo di riscatto "facile", mentre il Sassuolo dovrà abbassare un po' le pretese, magari agevolando un'operazione in stile Locatelli. 

Non si guarda solo all'attacco però, perché a gennaio servirà anche un centrocampista che prenda almeno numericamente il posto di uno tra Pogba e Fagioli e il nome giusto sempre essere quello di Kelvin Phillips. Il mediano del Manchester City classe 1995 sta trovando poco spazio nella squadra di Guardiola in questa stagione, in un anno e mezzo il prezzo del suo cartellino si è quasi dimezzato e la Juve fiuta l'affare. 

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