Morata-Cuadrado, la Juve passa a Bologna
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Con due reti da bomber vero lo spagnolo prova ad allontanare le voci che vogliono la Signora alla ricerca di un nuovo attaccante. Ora chiede solo che la squadra gli dia una mano per aiutarla a far svoltare la stagione
Mentre le voci di mercato vogliono la Juve alla ricerca, quasi disperata, di un attaccante già per gennaio, Alvaro Morata ha rialzato la testa e ha messo la sua firma nei tabellini delle ultime due partite. In gol contro il Venezia, a segno a Bologna, lo spagnolo ha risposto così alle critiche di chi lo considera un buon giocatore, ma nulla più. Invece Morata è molto più di quel buon giocatore. Perché proprio nelle ultime due uscite di campionato ha dimostrato di poter essere un bomber da area di rigore: zampata sottoporta in Laguna e inserimento fulmineo con destro all'incrocio al Dall'Ara.
Rispetto alle altre punte vecchio stile, inoltre, è decisamente più completo perché sa muoversi bene anche lontano dalla porta avversaria ed è capace di sgroppate impensabili per altri. Quanto a generosità, poi, non si discute. E allora perché è considerato come uno dei principali problemi di questa Juve? Perché, purtroppo, non ha quella cattiveria che dovrebbe essere uno dei punti chiave di un attaccante top class. E', insomma, troppo un bravo ragazzo. Con in più il limite di non avere un carattere forte, capace di reagire da solo alle difficoltà. O almeno questa è l'impressione che dà.
Avrebbe bisogno di avere attorno una squadra che gira alla perfezione, l'esatto contrario di quello che è in questo momento la Signora di Allegri. Eppure è e resta uno dei punti imprescindibili da cui ripartire se si vuole restare agganciati al treno Champions League. Anche a giugno, quando si dovrà discutere con l'Atletico Madrid per il suo riscatto a titolo definitivo.
"Morata? Per lui il gol è ossigeno, la squadra è con lui, siamo tutti con lui e cerchiamo di metterlo nelle condizioni ottimali per segnare. Lui fa sempre un grande lavoro", ha risposto Bonucci in merito.
Tutto vero, compreso il fatto che, come si diceva una volta, Morata "non gode di buona stampa". Lo scorso anno, nonostante uno strano virus che ne ha condizionato la seconda parte di stagione, ha chiuso con 20 reti in 44 presenze, ma nessuno ha detto che l'interista Lautaro Martinez, ad esempio, si è fermato a quota 19 in 48. Di certo, finora i numeri non gli stanno dando ragione perché siamo fermi a quota sette gol in 22 partite. Pochi, senza dubbio. Ma se la Juve crederà in lui, allora sarà ricompensata.
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