LE INTERCETTAZIONI

Juve, così nascevano le plusvalenze fittizie: "Supercazzola per la Consob"

I bianconeri tremano: "Situazione brutta come Calciopoli"

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Juve, così nascevano le plusvalenze fittizie: "Supercazzola per la Consob" - foto 1
© Getty Images

Le intercettazioni dell'inchiesta Prisma inchiodano la Juventus. Molte quelle relative alle plusvalenze fittizie e gonfiate, su tutte spiccano le parole di Stefano Cerrato, attuale Cfo bianconero: "Tanto la Consob la supercazzoliamo". Parole riferite allo scambio Aké-Tongya col Marsiglia del gennaio 2021 con i due giovani valutati 8 milioni di euro. Poi ancora sull'affare Pjanic-Arthur con il Barcellona: "Penso che sarebbe opportuno dargli un riferimento di principio contabile o di qualcosa, cioè io posso supercazzolarli in modo più raffinato?".

Una situazione molto complicata che già un anno e mezzo fa preoccupava la dirigenza della Juve. Sono del 22 luglio 2021 le intercettazioni ambientali di una cena tra Federico Cherubini e Stefano Bertola, ex direttore finanziario bianconero. Proprio quest'ultimo in oltre tre ore di conversazione esprimeva la sua ansia: "In 15 anni ricordo solo una situazione così brutta, Calciopoli. Lì ci davano addosso tutti, qui ce la siamo creata noi". 

Tutto sembra essere iniziato con Fabio Paratici: "Si è spinto troppo in là in una modalità lecita", il monito di Cherubini. Il libro nero dell'ex ds bianconero trovato nelle perquisizioni confermerebbe il modo di agire dei bianconeri tra il 2018 e il 2021. Poi c'è anche la difesa dell'attuale dirigente del Tottenham: "Mettere 4 o 8 in uno scambio è uguale, vammelo a dimostrare". 

A inchiodare Andrea Agnelli che era a conoscenza del modus operandi una mail inviata da Bertola datata 18 novembre 2020: "Riduzione stipendi e plusvalenze sono operazioni chiave per la messa in sicurezza". 

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