Se domenica dovesse arrivare l'aritmentica certezza del tricolore bianconero, allora la "volatona" per l'Europa potrebbe essere condizionata
Non ne avrà a male il Genoa, ma domenica saranno in tante a tifare per una sua "non vittoria" al San Paolo contro il Napoli. Perché sarà questo l'unico modo per rinviare la festa scudetto della Juve nel caso in cui i bianconeri battessero il Milan il giorno prima. E il motivo è presto detto: se la Signora dovesse archiviare la pratica tricolore con ben sette giornate di anticipo sulla fine della Serie A, allora c'è il rischio che i ragazzi di Allegri si concentrino, giustamente e unicamente, sulla Champions League, lasciando al campionato ben poche attenzioni. Tradotto: ampio turnover e impegno al minimo sindacale. Con il rischio di condizionare la "volatona" per l'Europa.
Sì, perché proprio nelle ultime sette partite del calendario, la Juve dovrà affrontare ben sei delle squadre attualmente in lotta per un posto in Champions League o in Europa League. Inter, Atalanta, Roma, Torino, Sampdoria e Fiorentina saranno avversarie di CR7 dal 20 aprile in avanti, con il solo inserimento della Spal (che a sua volta gioca per la salvezza) il 13 aprile. Insomma, senza voler mettere in dubbio l'impegno dei campioni d'Italia, è chiaro che un conto sarebbe sfidare una squadra ancora alla ricerca dello scudetto aritmetico, un conto sarebbe trovarsi di fronte chi ha già festeggiato l'ottavo tricolore di fila e pensa soltanto al bersaglio grosso. Lasciando per strada qualche punto, che per la Juve conta nulla, ma che per altri potrebbe essere vitale.
E in questo caso a venire penalizzate più di tutte potrebbe essere la Lazio, che contro Chiellini e compagni ha già perso sia all'andata, sia al ritorno, e il Milan, che rischia di essere l'ultima squadra contro cui la Signora giocherà per vincere a tutti i costi. Per poi magari concedere qualcosa proprio alle rivali dei rossoneri.
Per questo, rimandare lo scudetto bianconero servirebbe a evitare polemiche e rimpianti da parte delle eventuali escluse. Anche se forse l'unico modo per farlo sarebbe trovare qualcuno in grado di competere veramente contro la corazzata messa in piedi negli ultimi anni dal presidente Agnelli. E per quest'anno è ormai troppo tardi...