Matthijs De Ligt è un nuovo giocatore del Bayern Monaco, ma il suo passato alla Juve è ancora un tema caldo con tanti dettagli ancora da approfondire. "Scelsi di andare alla Juve con l'idea di giocare un calcio più offensivo perché l'allenatore era Sarri: ha una grande reputazione per ciò che ha fatto con Napoli e Chelsea e pensavo di avere uno stile più simile all'Ajax - ha spiegato il difensore olandese in un'intervista a ESPN -. Purtroppo dopo un anno è andato via".
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Poi qualche altro particolare sui motivi tecnici che dopo tre anni hanno poi portato alla scelta di lasciare Torino. "Penso di giocare meglio sul centro-destra, mi sento più a mio agio - ha precisato De Ligt in relazione alla sua posizione in campo -. All'inizio alla Juve è stato difficile giocare a sinistra, poi a metà stagione io e Bonucci ci siamo invertiti". "Eravamo una buona coppia e abbiamo vinto lo Scudetto - ha aggiunto -. Nel secondo e terzo anno poi sono tornato a giocare spesso a sinistra". "Non è che non ci volessi giocare, sia chiaro, ma sapevo di essere più sicuro giocando a destra - ha proseguito l'olandese -. È stato comunque importante per il mio sviluppo".
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"All'Ajax pressavo molto forte, prendevo rischi - ha continuato il centrale del Bayern tornando a ripercorrere la sua evoluzione tattica in italia -. Alla Juve era diverso. Giocavo più indietro, un modo di difendere diverso". "Il ritmo in generale in Italia è più lento, quindi si può stare più dietro - ha concluso -. E visto quanto ha vinto la Juve in Italia, penso sia il modo giusto".
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