Per Pavel Nedved, vicepresidente della Juve ricorfermato oggi nel ruolo dalla Assemblea degli azionisti della società bianconera, tutto è ancora possibile: "Mi allineo a quello che ha detto mister Allegri" ha dichiarato nella conferenza conclusiva. In questo momento non ha senso parlare di obiettivi e di scudetto, ma sono state giocate appena 10 giornate e possiamo tranquillamente recuperare. Ora dobbiamo pensare a una partita alla volta e a recuperare posizioni".

"Crediamo nel valore della nostra rosa" ho proseguito Nedved. "Vogliamo dai giocatori il massimo, per eventuali interventi a gennaio valuteremo se ci saranno possibilità, ma la nostra rosa ha un valore assoluto per attaccare le prime posizioni”. Ottimismo, dunque, anche sul tema caldissimo del rinnovo di Dybala: “Diciamo che siamo a buonissimo punto . Siamo molto contenti che sia rientrato anche in buonissima forma a giocare. Aspettiamo un attimo e cerchiamo di concludere ma, lo ribadisco, siamo a buonissimo punto”.

Ma al di là delle professioni di ottimismo, in Assemblea Nedved ha dovuto anche fronteggiare critiche piovutegli addosso dai piccoli azionisti insoddisfatti non solo per gli ultimi risultati conseguiti dalla squadra ma anche, nello specifico, per alcuni suoi comportamenti e per alcune sue dichiarazioni: "Non si può svolgere un ruolo cosi prestigioso solo perché sei amico del presidente - si è difeso Nedved - non credo che la proprietà lo permetterebbe. Ho sempre sentito tante responsabilità, anche troppe. Ho sentito critiche anche giuste per quanto riguarda il mio comportamento, ma fa parte del mio carattere. Darò sempre tutto per questa società, ho sempre agito per il suo bene e lo farò fino all'ultimo giorno che sarò qui. Sentire le vostre parole mi fa male ma non cambierò mai, svolgerò il mio lavoro con massima personalità e impegno”. Il presidente Andrea Agnelli, al suo fianco, lo ha rincuorato: "E' un privilegio avere una persona come Pavel in società".