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Zanetti: "Chivu perfetto per l'Inter. Champions? Mi ha fatto più male Istanbul. E Inzaghi..."

Il vicepresidente nerazzurro: "Si dice che fosse distratto solo perché si è perso: Simone va invece ringraziato"

06 Ago 2025 - 14:20
 © inter.it

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Una nuova stagione per ripartire con un nuovo progetto, senza però scordare il passato, quanto di buono fatto e quanto di meno buono vissuto. Javier Zanetti, vicepresidente dell’Inter, ha così voluto inquadrare la situazione attuale del club nerazzurro in una articolata intervista a Juan Pablo Varsky, su Clank!. Il finale amaro della scorsa stagione, ma anche la scelta di Cristian Chivu come nuovo allenatore sono stati i cardini della lunga chiacchierata: “Cercavano un profilo che fosse di casa, che conoscesse l’ambiente. Cristian è stato un mio compagno di squadra, conosce il club, ha personalità, conosce questa tifoseria. È la persona perfetta”. Un progetto che avrebbe dovuta avere come protagonista anche Walter Samuel: “Sì, ci abbiamo provato, però essendo impegnato con l'Argentina, data la sua professionalità, non se la sentiva di prendere questa decisione nell’anno che porta al Mondiale”.

Ora, dunque, si riparte, archiviando le delusioni di un finale di stagione che non ha portato alcun titolo all'Inter: "Bisogna sempre trovare un equilibrio, a livello economico per esempio è stata molto positiva, sono arrivate risorse necessarie per affrontare la nuova stagione. Vogliamo sempre essere competitivi e ci stiamo riuscendo. A volte vinci, altre no, ma conta mantenere alto il livello sportivo del club".

L'addio di Simone Inzaghi, si dice, ha minato anzitempo la serenità di un gruppo che si è così presentato spento all'appuntamento di Monaco di Baviera contro il Psg: "In quattro anni ha fatto lavoro straordinario, il rapporto è sempre stato ottimo. Distratto? Eravamo tutti concentrati sulla finale di Champions, nessuno ha pensato a dopo. Non lo so, ma è andata così: si è parlato di questo perché abbiamo perso, ma voglio ringraziare Simone per quello che ha fatto. Personalmente ho sofferto di più la sconfitta di Istanbul contro il City".

E per chiudere una battuta su Lautaro, in particolare sul suo sfodo dopo il Mondiale per Club? "Ha un grande senso di appartenenza, sono felice per il suo percorso e mi ricorda i miei inizi. Dopo il Mondiale, è andato tutto molto veloce: finisce la partita, hai il microfono davanti a te. Lo capisco, è stato un momento così, l'importante è ricostruire: con Calhanoglu hanno anche postato una foto, le cose si risolvono parlando. Ora siamo concentrati sulla nuova stagione"

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