Inter, Spalletti sfida il Napoli

Il tecnico nerazzurro alla vigilia del big match: "Loro a tratti sono perfetti, ma siamo nelle condizioni di poter giocare la partita ad armi pari"

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Alla vigilia del big match del San Paolo, Spalletti non si nasconde e sfida il Napoli: "Sono uno spot per il calcio, in alcuni momenti sono perfetti - dice in conferenza -. Ma siamo nelle condizioni di poter giocare la gara ad armi pari, bisogna andare a cercare di vincere anche nella loro tana". Elogi a Sarri: "Se avesse continuato a lavorare in banca, a quest'ora sarebbe diventato ministro dell'economia".

Inter pronta per l'esame Napoli?
"I nostri giocatori hanno già dato esami, se siamo a questo punto significa che abbiamo già studiato molto e siamo pronti per questo ulteriore confronto. Non sarà facile".

Si sente fortunato?

"Io sono uno che ha sicuramente il vento a favore. Ho più fortuna di quella che si è vista fino adesso, di sicuro ne vedrete ancora delle belle".

Moratti ha parlato di scudetto.

"L'ha collocato nel modo giusto. Ha detto di lasciarci sognare e di lasciarci l'illusione. Ci ha fatto piacere vederlo nello spogliatoio a fine partita insieme a tutti i giocatori del Triplete. Vederli spingerci ci dà un valore ancora più importante".

Sulla gara di domani.
"Il Napoli è uno spot per il calcio. Loro sono una squadra forte, sono dove avevavo programmato di essere. Non concedono niente a nessuno, devi andarli a prendere e sfidare. Devi essere più bravo del loro possesso palla. Sarà difficilissimo reprimerli o limitarli, hanno questa qualità di comandare il gioco, hanno continuità di gioco, in alcuni momenti hanno la perfezione. Se Sarri avesse continuato a lavorare in banca, a quest'ora sarebbe diventato ministro dell'economia". 

Ci sarà qualche mossa inaspettata per sorprenderli?

"Se si vuole stare in cima, bisogna essere bravi. Non c'è la mossa che possa determinare l'andamento della partita. Devi andarli a sfidare, convinto che puoi avere la meglio in molte delle fasi di gioco. Non è che si va lì e si tenta di sfruttare una situazione, perché loro non te lo permettono. Devi per forza andare a creare più di un problema a loro. Bisogna andare a sfidarli e a cercare di vincere la partita anche nella loro tana. Ci vuole equilibrio e arte. L'arte viene dal lavoro quotidiano".

Sulla convinzione di Spalletti.

"A questi calciatori io posso raccontare poche cose. L'atteggiamento della squadra dopo il 2-2 nel derby, ti fa capire cosa hanno questi giocatori nel cuore e nella testa. La convinzione, la sicurezza e la motivazione si vedono. E' una questione di mentalità, di testa".

Può bastare la prestazione del derby per battere il Napoli?

"C'è un po' tutto in quelle prestazioni. Ci siamo difesi con discreto ordine, qualche situazione l'hanno avuta e altre gliele abbiamo concesse. In generale quella è una partita di grande livello".

E' un caso che Napoli e Inter siano le prime due, avendo puntato su un blocco di giocatori preciso?
"Secondo me c'è anche dell'altro. L'Inter ha lavorato bene con le scelte che ha fatto, il Napoli sono tre anni che lavora con lo stesso telaio. Per il momento, noi siamo stati eccezionali nelle scelte dei momenti. Nel saper cogliere l'attimo. Il Napoli sono ormai tre anni che fa calcio a questi livelli. A me il Napoli sta simpatico, Sarri anche, ma per vincere il campionato bisogna arrivare davanti la Juventus. Se perdi sei due punti dietro ma c'è ancora un campionato da giocare.La Roma è una squadra fortissima, io la conosco bene e so che è fortissima. La Lazio è dentro per mentalità, per gioco acquisito, per telaio, per struttura fisica. Fanno risultati importanti da 2-3 anni. E mi fido di Montella, se dice che il Milan ha le qualità di rientrare nel giro, significa che può farlo. Siamo sei squadre e con loro dovremo vedercela fino in fondo, se riusciremo a starci in quel tavolo lì".

Sul Napoli.

"Non trovo niente che mi sorprende del Napoli perché secondo me sono perfetti. Ho guardato la gara col City, il Napoli poi è stato bravo a prendere le contromisure".

Sulla rosa.

"Noi non siamo moltissimi, siamo costruiti per quella che deve essere la nostra corsa e le nostre intenzioni. Abbiamo fatto tutto il possibile affinché non ci siano rimorsi. Tutta la rosa è di prima qualità per potersi confrontare. Sono convinto che se a Santon chiedo di fare il centrocampista, lui fa il centrocampista. Siamo nelle condizioni di poter giocare la partita ad armi pari. Loro hanno giocato la partita in settimana, ma sono più numerosi".

Pensa di aver dato un po' di autostima a questa squadra?

"Siamo in tanti che lavoriamo qui e tutti valiamo uno. Abbiamo un dietro le quinte completo di tutto, lavoriamo tutti insieme, siamo una società forte e un gruppo importante". 

E' la sfida tra bellezza e pragmatismo?

"Sono d'accordo, loro sono belli ma anche concreti. Però poi noi ci stiamo attrezzando, vedo le cose che migliorano di volta in volta. Da una partita a un'altra ci può essere anche un balzo un po' più lungo che ci può permettere di accorciare le differenze".

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