Inter, missione Psv: bisogna cancellare in fretta lo Stadium

Nella testa il palo di Gagliardini e il cambio di Politano ma martedì serve tornare a vincere. Senza Nainggolan

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La trasferta allo Stadium lascia il sapore dolceamaro in bocca all'Inter. La buona prestazione lascia ben sperare nell'ottica della costruzione di un progetto da anti-Juventus ma la sconfitta porta con sé diversi aspetti negativi: i cambi di Spalletti, la sterilità offensiva, Nainggolan non recuperato. Tutti pensieri che vanno cancellati in fretta, martedì c'è il Psv Eindhoven e serve una vittoria per sperare negli ottavi di Champions League.

"Quest'anno va così, i cambi li sbaglio tutti" ha detto con un sorriso Spalletti dopo la partita. Una puntura verso i critici ma col tono di chi sapeva che, potendo tornare indietro, non lo rifarebbe: non tanto la mossa tattica, quella di inserire Borja Valero per aumentare possesso e palleggio, ma la scelta del sostituto visto che in quel momento Politano era il più pericoloso tra i nerazzurri. 

Un cambio che ha rovinato in gran parte il buon piano tattico preparato alla vigilia. Non bisogna dimenticare il peso che hanno avuto le due buone chance create dalla squadra prima del vantaggio bianconero, il palo di Gagliardini e l'occasione ad inizio ripresa con Politano murato da Bonucci. Proprio la sterilità offensiva va sistemata, anche perché Nainggolan (come ammesso da Spalletti) non sarà recuperabile in vista della Champions League: ieri Icardi non ha fatto un tiro in porta (non accadeva da marzo) e la squadra non ha segnato per la prima volta dopo 10 partite consecutive.

Il Psv Eindhoven ha vinto 6-0 in campionato e arriverà agguerrito: battendolo e con un pari del Tottenham a Barcellona ecco gli ottavi di Champions League, necessari per affrontare la fine del 2018, che proporrà anche la sfida contro il Napoli, con più serenità. Perché una sconfitta di misura in casa della squadra più forte del campionato non può minare le certezze dell'Inter: deve servire come spunto per migliorarsi ancora.

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