Inter, Mancini blinda Icardi: parte solo per 60 milioni 

Kovacic "sacrificabile" per arrivare a Pedro 

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Sembra essere un'ovvia banalità la recente frase in cui Icardi dice "voglio restare all'Inter, a meno che decidano di non tenermi". E' invece l'intrinseca spiegazione della sua situazione, non solo contrattuale. L'argentino vuole rimanere e, soprattutto, non lo vuole perdere Roberto Mancini che lo stima e lo apprezza non solo per i gol, in totale finora sono 20 in 39 presenze. Ciò che ha particolarmente colpito il tecnico interista è il suo comportamento positivo: mai una lamentela, sempre tra i primi ad arrivare agli allenamenti, disposto a scendere in campo anche se magari deve stringere i denti per i postumi di qualche piccolo infortunio.

E poi in partita ha imparato a giocare per la squadra, non più solo per se stesso, per i suoi gol. Insomma il ragazzo che sparava a salve sui social ha lasciato il posto ad un serio professionista. Dunque l'Inter di Mancini non può prescindere da Icardi e non lo farà a meno di una proposta davvero indecente. Ed è questa la spiegazione della seconda parte della sua dichiarazione, cioè quando dice "a meno che decidano di non tenermi". Perchè l'Inter potrebbe entrare in questo ordine di idee solo di fronte ad un'offerta non di 30,di 40 o di 50 milioni. Ma di 60. Proprio così.

Dunque si va avanti con Icardi perché Mancini vuole avere nella prossima stagione una squadra in grado di lottare con la Juve: è questa la sua missione. Non vorrebbe cedere nessuno dei migliori, ma di fronte ad esigenze sia economiche che tecniche potrebbe entrare nell'ordine di idee di lasciar partire Kovacic. L'idea è quella di darlo al Barcellona per poter arrivare a Pedro, l'esterno blaugrana per il quale il Mancio stravede e che essendo finito ai margini del progetto di Luis Enrique - chiuso dal trio Messi, Neymar, Suarez - ha espresso il desiderio di cambiare aria.

Si lavora in questa direzione per dare maggiore potenza d'urto all'attacco, mentre per il centrocampo l'obiettivo - e non è una novità - rimane Yaya Tourè, il giocatore deputato a dare personalità e consistenza al reparto e a tutta la squadra. Al Mancio piace eccome anche Matteo Darmian, che vedrebbe benissimo sulla corsia esterna, lui da una parte e Santon dall'altra. Un tandem nerazzurro e pure azzurro.

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