L'ANALISI

Inter, Conte: "Lukaku è un gigante umile, noi dobbiamo diventare dinamite"

Il tecnico nerazzurro dopo il 4-0 al Lecce: "Bravi tutti, io do il 300% per la mia squadra e ne divento il primo tifoso"

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Antonio Conte ha lasciato la Serie A da primo in classifica nel 2014, centrando il record di punti sulla panchina della Juventus e centrando il terzo scudetto consecutivo. Cinque anni dopo è di nuovo lassù, forte del 4-0 all'esordio come allenatore dell'Inter.

"Nel primo tempo siamo partiti bene - spiega Conte -, con la giusta voglia e il giusto atteggiamento. Sul 2-0 ci siamo un po' disuniti, gli ultimi 15 minuti non mi sono piaciuti per niente e l'ho detto ai ragazzi. Bisognava tornare a pressare in maniera compatta. bene così, perché secondo me il Lecce è una buona squadra e noi oggi c'eravamo, altrimenti in queste partite rischi di inciampare e sinceramente non lo volevamo, soprattutto per l'entusiasmo che si è creato intorno alla squadra".

"Sicuramente c'è tanto da migliorare, nella tenuta mentale e nel gestire le situazioni. Non dimentichiamo che stiamo lavorando solo da un mese e mezzo, ma questi ragazzi mi hanno dato subito grande disponibilità"

"Lukaku è entrato nel modo Inter nel migliore dei mondi, con grande umiltà. È un gigante buono, col sorriso, pronto a lavorare per i compagni. Ma anche Lautaro Martinez ha fatto bene: sono da elogiare. Ma questa è la prima giornata: festeggiamo fino a mezzanotte, poi pensiamo al Cagliari, perché sarà una trasferta molto difficile. Non dobbiamo essere una scintilla, bisogna diventare dinamite. Bisogna crescere e noi possiamo crescere".

"Il 3-5-2? Secondo me è un'evoluzione più offensiva del 4-2-4 perché attacchiamo con più uomini, perché con il vecchio modulo ne portavo solo quattro davanti. Penso di avere gli uomini adatti a questo sistema, con difensori di spessore, centrocampisti bravi nell'inserimento e i gol possono arrivare anche da loro. Bisogna lavorarci tanto e ripetere, finché i giocatori non si stancano. In un centrocampo a due questi giocatori faticherebbero". 

"Io non cerco empatia con i tifosi, io sono questo: sono totale per la squadra che sposo. Non l'ho fatto neppure al Chelsea, ma si è sempre creato grande feeling con il pubblico. Io do il 300% e divento il primo tifoso della squadra per cui lavoro".

"Il mercato l'hanno fatto anche gli altri. Non dimentichiamo che noi abbiamo ceduto Nainggolan e Perisic e Icardi è in questa situazione. Gli altri hanno aggiunto, noi abbiamo sostituito, trovano anche delle occasioni. Non dimentichiamo che l'abbiamo pagato 65 milioni in 5 anni, a volte sento certe cifre.... Icardi? Marotta è stato chiaro".

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