© Getty Images
© Getty Images
Il tecnico nerazzurro: "Del risultato non mi interessa, non voglio la coppa d'agosto. L'importante è crescere velocemente in vista della stagione"
© Getty Images
© Getty Images
Dopo il test in famiglia, l'Inter di Chivu ha superato brillantemente anche quello all'estero. Più precisamente i nerazzurri hanno battuto 2-1 in rimonta il Monaco, squadra nettamente più avanti nella preparazione fisica rispetto a Lautaro e compagni reduci dal Mondiale per Club, giocando in dieci uomini per un'ora di gioco dopo l'espulsione di Calhanoglu che ha scombussolato i piani del tecnico rumeno.
"Mi porto a casa il carattere e la voglia di ribaltare la partita nonostante la difficoltà di giocare in inferiorità numerica - ha commentato Chivu a fine partita -. Resta una partita di agosto, di preparazione e con le gambe che non girano come dovrebbero, ma è stato un bel test. Ora bisogna mettere minuti perché mancano 17 giorni all'inizio del campionato".
Proprio la gran parte della partita disputata in inferiorità numerica ha rovinato un po' i piani del tecnico: "Difficile fare un'analisi anche perché fisicamente non siamo al meglio, ma abbiamo fatti metri e volume. Mancano brillantezza e lucidità sotto porta. Del risultato mi interessa poco, non voglio vincere la coppa di agosto, ma mi importa che la squadra acquisisca fiducia e benzina nelle gambe".
La crescita dell'Inter in vista della stagione dovrà essere veloce: "Questo è un gruppo di giocatori forti e mi aspetto sempre che possano fare meglio sotto ogni aspetto, sia individuale che collettivo. Cerco di spiegarglielo ogni giorno".