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Inter, Antonello: "Suning deciderà quello che sarà il destino del club"

L'ad dei nerazzurri commenta le voci di un possibile cambio di proprietà e tocca anche il tema stadio: "San Siro è sempre stato il nostro progetto principale"

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"Gli interessamenti possono esserci, ma noi a livello di management siamo l'oggetto e non il soggetto". Alessandro Antonello, amministratore delegato dell'Inter, commenta così nel corso di un'intervista a Il Sole 24 Ore le voci che circolano su possibili novità nella proprietà del club nerazzurro: "E' chiaro che un club come l'Inter attiri attenzione soprattutto nel momento in cui c'è magari la possibilità e l'apertura di voler avere partner finanziari con cui collaborare per poter ancora una volta investire all'interno del club e portarlo a livelli superiori. Io direi che in questo momento dobbiamo pensare a lavorare bene per i prossimi appuntamenti e poi chiaramente sarà compito di Suning, della proprietà, decidere quello che sarà il destino del club".  

Un altro tema caldo nell'ultimo periodo è quello del nuovo stadio: "Un nuovo stadio è importante per la competitività dei club, i ricavi potrebbero più che raddoppiare da 70 a 150 milioni di euro. San Siro è sempre stato il nostro progetto principale, anche quando il Milan ci ha detto di voler guardare ad altre aree. Riteniamo che ancora oggi sia la scelta ottimale, è chiaro che se il Milan decidesse di costruire un nuovo impianto in altra sede noi procederemo con questo progetto ma l'Inter non potrà rimanere vincolata dai rinvii della politica. Non c'è ancora una deadline, però ulteriore incertezza causa difficoltà agli investitori. Speriamo che questo percorso possa avere un'accelerazione, specie dopo le parole del sindaco Sala. Non possiamo rimanere nell'incertezza, anche l'Inter deve pensare a dei piani alternativi se non si trovasse una soluzione su San Siro". 

Sull'operato della famiglia Zhang: "Mi sento di dire che, grazie all'avvento di Suning e alla presidenza di Zhang, abbiamo avuto un periodo di costruzione dell'assetto attuale dell'Inter. Siamo passati dal periodo del mecenatismo puro alla governance attuale, con manager a tutti i livelli e un approccio strategico volto al futuro e ai giovani". Ecco perché le prospettive per il futuro sorridono: "Non può che essere un'Inter ancora protagonista in tutti i sensi, con un ruolo di leadership all'interno della Lega in quei ruoli che ancora mancano un po'. Noi col nostro brand e i nostri tifosi possiamo essere di supporto per il calcio italiano e il suo sviluppo nel mondo. Non posso che vedere un futuro radioso". 

 Infine le parole sul prossimo mercato dell'Inter: "La partecipazione alla prossima Champions League è garanzia di importanti introiti per il club, 50 milioni di euro solo dalla fase a gironi. La pianificazione si basa anche su questo e dobbiamo tenerne conto. Ogni decisione viene condivisa con Marotta e con Steven Zhang nell'ambito di una strategia definita. Negli ultimi anni abbiamo cercato di porre aggiustamenti sul costo della rosa e continueremo a farlo; penso che anche i tifosi capiscono che il tema della sostenibilità finanziaria va combinato con la capacità di competere. Vogliamo farlo, i contratti sono pluriennali e quindi ci sono costi rigidi; faremo dei correttivi ma considereremo sempre il fatto che l'Inter è una grande squadra e deve competere sempre per le posizioni migliori. Un aggiustamento ci sarà, ma sarà organico e compatibile con gli impegni sportivi della stagione". 

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