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Inter, da Acerbi a Skriniar: la difesa al centro dei pensieri di Inzaghi e Marotta

L'ex laziale si conferma pedina preziosa per il tecnico nerazzurro, per lo slovacco si cerca l'accelerata sul rinnovo 

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© italyphotopress

La solidità sta nelle fondamenta. Anche nel calcio. Ecco perché al centro dei pensieri di Simone Inzaghi e Beppe Marotta c'è la... difesa nerazzurra. Dall'inizio della preparazione, passando dalle amichevoli estive agli impegni ufficiali in campionato e Champions, l'Inter ha tenuto la porta blindata tre volte: con lo Spezia e nelle ultime due uscite con Torino e Viktoria Plzen. Ma se col Toro le occasioni concesse sono state comunque tante, con gli slovacchi se ne può contare invece una soltanto in novanta minuti. A dare solidità, al di là di una maggior compattezza tra i reparti, l'intesa tra Bastoni (salito di condizione), Skriniar (solido come da tempo non si vedeva) e Acerbi, che alla sua prima apparizione ha giocato come se da anni e non invece da settimane dimorasse alla Pinetina. E proprio l'ex laziale e il centrale slovacco in questo momento sono, per diverse ragioni, centrali nei piani tecnici e societari dell'Inter.

Acerbi, con tutta probabilità, sarà riproposto nel ruolo a Udine, nell'ultimo impegno prima della sosta. Partita con alto coefficiente di difficoltà, contro un avversario che attraversa un ottimo stato di forma. Quello dai cui pare lontano De Vrij che dunque potrebbe nuovamente accomodarsi in panchina: l'ex laziale, che Inzaghi non a caso ha fortemente voluto, ha dimostrato di avere anche le doti caratteriali per assumersi in tempi rapidissimi una leadership non solo tecnica, a dispetto dell'ostracismo con cui parte del tifo nerazzurro lo ha accolto. Per Skriniar si tratta invece di giungere in tempi rapidi alla soluzione del tema rinnovo, chiarezza in un senso o nell'altro. Nella pausa per le nazionali ci sarà tempo per Marotta di perfezionare la bozza della nuova offerta: non più i 5.5 milioni del maggio scorso, ma i sette che farebbero di Milan il secondo giocatore più pagato in rosa alle spalle di Lukaku. Meno di quanto può offrire il Psg, le cui possibilità non possono essere certo pareggiate dall'Inter: ma questo è chiaro anche allo stesso Skriniar, a cui è stato chiesto di sciogliere le riserve entro novembre per una questione di chiarezza reciproca utile, secondo il management nerazzurro, non solo al club ma anche a lui stesso.

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