MULTE PER I CLUB

Inchiesta plusvalenze: la Procura chiede 12 mesi di inibizione per Agnelli, 11 per De Laurentiis

Al via la prima udienza del processo: richieste ammende per Juve e Napoli. Coinvolti anche Genoa, Empoli e Samp e altri sei club

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Il processo sportivo sulle plusvalenze nel calcio ha preso il via con la prima udienza: il Tribunale federale nazionale della Figc, presieduto da Carlo Sica, dovrà esprimersi sulla posizione di undici club e 61 dirigenti accusati di presunti illeciti amministrativi. Tra le società coinvolte nel caso, cinque sono di Serie A: si tratta di Juventus, Sampdoria, Napoli, Genoa ed Empoli. L'accusa ha chiesto, oltre ad ammende per bianconeri (800.000 euro) e partenopei (329.000 euro), 12 mesi di inibizione per Andrea Agnelli 11 mesi e 5 giorni per Aurelio De Laurentiis. Le altre squadre coinvolte sono Pro Vercelli, Parma, Pisa, Empoli, Chievo Verona, Novara e Pescara. 

LE RICHIESTE DELL'ACCUSA
Juventus: 800.000 euro di ammenda oltre a 12 mesi d'inibizione per il presidente Andrea Agnelli, 16 per Fabio Paratici (ex ds), 8 per Pavel Nedved (vice presidente) e Maurizio Arrivabene (Chief Executive Officer).
Napoli: ammenda di 329.000 euro oltre a 11 mesi e 5 giorni di inibizione per il presidente Aurelio De Laurentiis, 6 mesi e 10 giorni per la moglie Jacquelin (vice presidente), il figlio Edoardo (vice presidente) e la figlia Valentina e 9 mesi e 15 giorni per Andrea Chiavelli (amministratore delegato).
Genoa: 320.000 euro di ammenda oltre a 6 mesi e 10 giorni di inibizione per Enrico Preziosi e Giovanni Blondet, 10 mesi e 15 giorni per Alessandro Zarbano, 6 mesi e 10 giorni per Diodato Abagnara.
Sampdoria: 195.000 euro di ammenda oltre a 12 mesi di inibizione per Massimo Ferrero, 8 mesi e 20 giorni per Massimo Tenca, 7 mesi per Antonio Romei, 8 mesi per Paolo Repetto, Gianluca Tognozzi, Giovanni Invernizzi, Paolo Fiorentino, 6 mesi e 20 giorni per Giuseppe Profiti, Enrico Castanini, Gianluca Vidal, Adolfo Praga.
Empoli: 42.000 euro di ammenda oltre a 11 mesi e 15 giorni di inibizione per Fabrizio Corsi, 11 mesi e 25 giorni per Francesco Ghelfi, 7 mesi e 20 giorni per Rebecca Corsi, 6 mesi e 10 giorni per Pietro Zaccari.
Pisa: 90.000 euro di ammenda oltre a 7 mesi e 10 giorni di inibizione per Giovanni Corrado, 10 mesi per Giuseppe Corrado, 6 mesi e 20 giorni per Raffaella Viscardi, 6 mesi e 10 giorni per Julie Michelle Harper, Alexander Knaster, Marco Lippi, 6 mesi per Mirco Paletti, Giovanni Polvani, Stuart Grant Thompson, Stephen Gaucci.
Parma: 338.000 euro di ammenda oltre a 14 mesi e 5 giorni di inibizione per Luca Carra, 6 mesi e 20 giorni per Marco Ferrari, 10 mesi e 15 giorni per Pietro Pizzarotti, 7 mesi e 10 giorni per Giacomo Malmesi, 6 mesi e 10 giorni per Paolo Piva e 6 mesi e 20 giorni per Marco Tarantino.
Chievo: 3.000 euro di ammenda oltre a 10 mesi di inibizione per Giuseppe Campedelli e 10 mesi e 5 giorni per Luca Campedelli.
Pro Vercelli: 23.000 euro di ammenda oltre a 9 mesi di inibizione per Franco Smerieri, 9 mesi e 20 giorni per Anita Angiolini e 9 mesi per Paolo Pinciroli.
Pescara: 125.000 euro di ammenda oltre a 12 mesi e 20 giorni di inibizione per Daniele Sebastiani, 7 mesi e 20 giorni per Gabriele Bankowski e 8 mesi per Roberto Druda.
Novara: ammenda di 8.000 euro. Stralciate le posizioni di Orlando Urbano e Maurizio Rullo.

IL DEFERIMENTO
Gli imputati sono stati deferiti dalla procura federale a titolo di responsabilità propria, ai sensi dell'articolo 31 comma 1 del codice di giustizia sportiva, per avere contabilizzato nelle relazioni finanziarie plusvalenze e diritti alle prestazioni dei calciatori per valori eccedenti quelli consentiti dai principi contabili in misura tale da incidere significativamente, per alcune delle predette società, sui requisiti federali per il rilascio della licenza nazionale, violando in tal modo anche l'articolo 31 comma 2 del codice di giustizia sportiva. Gli stessi club sono stati deferiti a titolo di responsabilità diretta (art. 6, comma 1) per gli atti e comportamenti posti in essere da propri soggetti apicali dotati di potere di rappresentanza e per responsabilità oggettiva (art 6, comma 2) per gli atti e comportamenti posti in essere da soggetti apicali non dotati di poteri di rappresentanza.

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TEMPI VELOCI?
Il processo riprenderà poi il 14 e 15 maggio, sempre in videoconferenza. Si preannunciano tempi molto più veloci rispetto ai processi del passato, dopo l'entrata in vigore del nuovo codice di giustizia sportiva: il dispositivo potrebbe arrivare già questo venerdì. L'obiettivo in ogni caso è arrivare alla definizione del secondo grado di giudizio entro metà maggio, comunque prima della fine della stagione. La palla passerebbe poi al Collegio di Garanzia presso il Coni per gli eventuali ricorsi. 

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