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Genoa, Blazquez: "Crediamo nella salvezza, Criscito ha avuto le palle"

L'ad del Grifone: "Blessin resta. Senza di noi rischio fallimento"

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Andres Blazquez parla del presente e del futuro del Genoa in un'intervista a Il Secolo XIX. "Se dovessimo andare in B un giorno si parlerà di questo scivolone come adesso si fa con l'era dei dinosauri, un fenomeno estinto e molto lontano. Continuiamo a credere nel progetto e una volta che ci saremo stabilizzati in Serie A poi lavoreremo per portare il Genoa in Europa. Siamo i primi a riconoscere di aver commesso degli errori. Crediamo ancora alla salvezza ma nel caso di retrocessione costruiremo una squadra forte, in grado di risalire subito".

Il Genoa, comunque vada, ripartirà da Alexander Blessin. "Ho letto dello Standard Liegi, non esiste  - ha spiegato l'amministratore delegato -. Ha scelto di venire in Italia, starà con noi. In questo momento facciamo pochi gol, sono andato a vedere il rendimento dell'Ostenda e quella squadra di gol ne faceva parecchi. Ne ho parlato con lui e in estate costruiremo una squadra adatta al suo gioco. Ora però pensiamo alle ultime tre partite, ci possiamo ancora salvare".

Blazquez non nasconde le difficoltà economiche del club rossoblù durante il passaggio di proprietà dalla gestione Preziosi a quella di 777 Partners. "Se non fossimo arrivati noi, il Genoa rischiava di fallire. La situazione economica era molto pesante, c’erano 50 milioni da buttare sul piatto e davvero non saprei dirvi come si sarebbe comportata Fingiochi. Per rilevare la società siamo andati incontro a costi sensibilmente superiori a quelli che avevamo programmato. Abbiamo anche messo denaro prima ancora delle firme perché c’erano da pagare gli stipendi e in cassa non c’era un euro".

Sulla sconfitta nel derby e l'errore decisivo di Criscito nel finale. "Mi è rimasta addosso una grande delusione, alla fine della partita stavo male. Mi aspetto una grande reazione con la Juventus. Criscito  ha avuto le palle per andarlo a tirare. Non è facile prendersi quella responsabilità, lo ha fatto. E ho visto quanto ci tiene al Genoa. Stava male, ho cercato di consolarlo, l'ho abbracciato e poi l'ho chiamato. Non è colpa sua, un errore ci sta. Sul dischetto ci è andato solo lui".

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