Lautaro guida i migliori 26 giocatori di Serie A in EA Sports FC 26
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Il titolo più atteso dai fan va in gol con una novità importante e debutta su Nintendo Switch 2: la recensione
di Alberto Gasparri© Ufficio Stampa
Settembre è il mese del calcio, quando i campionati entrano nel vivo dopo i primi assaggi di agosto, si rivedono le nazionali e soprattutto inizia la Champions League. Ma è anche quel periodo in cui arriva il videogioco più atteso dagli appassionati, quello realizzato da EA Sports. In particolare, quest'anno c'era tanta attesa per l'uscita di FC 26, soprattutto perché gli sviluppatori promettevano di aver ascoltato le richieste dei giocatori. Ma anche perché faceva il suo esordio sulla nuovissima Nintendo Switch 2, oltre a essere disponibile per PS5 e PS4, Xbox Series X|S e Xbox One, Nintendo Switch e naturalmente PC. E proprio la seconda console ibrida della Grande N è la protagonista di questa nostra recensione.
Prima di capire come se la cava sul gioiellino di Kyoto, però, bisogna dire che sulla carta sono davvero tante le novità annunciate per questo EA Sports FC 26. Su tutte, l'introduzione di due gameplay denominati Autentico e Competitivo. Il nuovo preset Competitivo, guidato da fondamentali affinati, maggiore coerenza e reattività migliorata, è fatto su misura per giocare in Football Ultimate Team e Clubs, mentre il preset Autentico offre l'esperienza più fedele al calcio di sempre in Carriera.
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In generale, poi, sono stati affinati i fondamentali: maggiore reattività e fluidità nel dribbling, cambi di direzione in corsa re-calibrati per movimenti dei giocatori più forti, un posizionamento del portiere completamente nuovo, animazioni volumetriche corpo a corpo, nuovi Playstyles, Ruoli Giocatore più versatili e non solo.
Diverse novità anche pe la Carriera Allenatore, con l'introduzione del mondo di Manager Live, una nuova dimensione aggiunta alla modalità attraverso un hub live ricco di Sfide a lunghezza variabile in continua evoluzione. Accanto a Carriera Originale e Live Start Points, Manager Live ospita scenari rilasciati regolarmente durante la nuova stagione, curati seguendo il mondo reale del calcio, e offrendo ai giocatori il prossimo obiettivo da perseguire nelle loro carriere.
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Per quanto riguarda l'amatissimo Football Ultimate Team, sono state aggiunte le modalità Eventi Live e Torneo oltre alle esperienze Rivali e Campioni rinnovate.
Come sempre, i numeri dei protagonisti sono da record: oltre 20.000 calciatori, oltre 750 club e squadre nazionali che giocano in più di 120 stadi e oltre 35 leghe. Comprese Champions League, Europa League, Conference League, Copa Libertadores, i principali campionati europei maschili e femminili e numerosi tornei in giro per il mondo. Peccato che la nostra Serie A continui ad avere assenze pesanti come le licenze ufficiali di Inter, Milan, Atalanta e Lazio, ma anche di stadi iconici come San Siro (mancano pure l'Old Trafford di Manchester e il Camp Nou di Barcellona a essere pignoli).
La curiosità maggiore, comunque, era capire come si comportavano le due anime calcistiche di FC 26 più che concentrarsi sui miglioramenti o sulle modifiche apportate qua e là un po' sotto ogni aspetto. L'inedita formula del doppio gameplay Competitivo e Realistico è stata decisa per provare ad aumentare la platea dei giocatori, accontentando sia quelli che chiedevano un realismo simulativo, sia quelli che preferivano una gestione meno professionale.
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Così, ecco che l'opzione Competitiva si mostra con un ritmo sostenuto, pur non essendo così forsennato, in cui dribbling e mosse abilità la fanno da padrone. La variante Realistica, invece, si rivolge a chi preferisce la strategia alla velocità. Ed ecco che i ritmi si abbassano, la posizione dei giocatori e la tattica adottata prendono il sopravvento e ci si ritrova a ragionare più che a tentare la giocata individuale. L'obiettivo è stato centrato perché da una parte potrete darete sfogo al vostro desiderio di gol e spettacolo, mentre dall'altra farete emergere l'allenatore che è in voi. La differenza tra le due, insomma, è evidente, tanto che passare dall'una all'altra richiede un attimo di ambientamento. Peccato solo che la Realistica valga solo per le modalità offline come Partita Rapida o le carriere Giocatore/Allenatore, mentre in FUT, Clubs e negli altri contenuti online è obbligatorio utilizzare la Competitiva. Almeno per adesso.
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Per il resto, le tante modifiche riguardano il movimento del pallone, le fantastiche animazioni gestite dall'HyperMotion V e la gestione dei contrasti, ora decisamente più verosimili. Tanta attenzione è stata riservata ai portieri, con posizionamenti e interventi più funzionali e una maggiore attenzione alle fasi di gioco e alle traiettorie. Quanto alla meccanica dei Tiri Potenti, ora è slegata dall'indicatore di tempismo. Molta attenzione è stata data anche all'algoritmo (FCIQ) che regola i singoli membri della squadra, grazie a modifiche ai PlayStyles e a nuovi ruoli e focus. Nel complesso, tanti aggiornamenti che hanno resto questo EA Sports FC 26 ancora più bello da vedere e da giocare.
Anche su Switch 2, dove il balzo in avanti rispetto a Switch è notevole. La qualità visiva è decisamente superiore e si avvicina molto a PS5, anche se alcuni dettagli dei giocatori non reggono il paragone con la più potente console di Sony. Il vero limite è il framerate, che sia in modalità portatile, sia in modalità docked, resta ferma ai 30 fps contro i 60 delle altre console (Switch a parte), indipendentemente dalla generazione di appartenenza. Una piccola delusione perché in un titolo sportivo in cui la fluidità e il dinamismo sono fondamentali, si poteva e doveva fare di più. Sperando che sia solo questione di tempo.