"Il Milan è da scudetto? Rispondo in altro modo: il Milan non è in testa da quattro giornate, ma da 16. Quando il calcio è tornato dopo il lockdown mancavano dodici partite, anche in quelle il Milan è finito primo. Poi ha vinto le amichevoli e le sfide in Europa League. Il futuro non lo conosco, intanto prendo atto che il Milan è primo da 16 partite e nessuno lo sottolinea". Ospite, via webcam, di 'Novantesimo Minuto' su RaiDue, l'a.d. del Monza, ed ex del Milan, Adriano Galliani parla dell'attuale momento della squadra rossonera. "Paolo Maldini ha fatto sicuramente un buonissimo lavoro - dice rispondendo a una domanda sull'operato da dirigente dell'ex capitano -. Ci sentiamo spesso, glielo dico e sono felice per lui e per il Milan". E cosa pensa di Ibrahimovic? "Ibra l'ho portato io al Milan dieci anni fa - risponde -. Lui è straordinario, quello di farlo venire al Monza era un giochino, perché ha dei costi impossibili per una squadra di Serie B. Ma Ibra è un giocatore al di là di qualunque cosa, è fantastico, segna a 39 anni e se non fosse stato fermo per due partite ora avrebbe otto gol e non quattro. Su i lui non so cosa altro dire...". Poi Galliani si sofferma su un concetto secondo lui "poco sviluppato dai giornali". "Ci sono giocatori che senza pubblico rendono molto meglio - dice sempre a 'Novantesimo Minuto' - e altri che fanno peggio. Va tenuto conto che senza tifosi se uno sbaglia uno stop non si intimidisce. Conoscendo bene quelli del Milan, credo che la mancanza di pubblico possa aver favorito le prestazioni di determinati giocatori". Comunque secondo Galliani, "questo sarà un campionato in cui il Covid inciderà molto: se vai in campo con sette titolari in meno, come credo succederà martedì a noi del Monza (a Pisa n.d.r.), hai una squadra diversa. Sono un super tifoso milanista, però magari con Bastoni e Skriniar ieri all'Inter sarebbe andata meglio. Insomma, è una lotteria ma dovremo convivere con il Covid". "Da parte di federazione e lega - aggiunge Galliani - è difficile fare di più di ciò che si fa, siamo davanti a qualcosa d'inaspettato, qualsiasi cosa fai sbagli. La 'bolla' è andata bene per la Nba ma era un periodo limitatissimo. Invece tenere i calciatori in una bolla per otto-nove mesi come si fa? Questo virus ci perseguiterà fino al vaccino, e io ho timore quando i giocatori vanno a casa o in luoghi pubblici, ma non voglio suscitare polemiche"