Fiorentina, ecco Commisso: "Chiesa resta, non voglio farlo diventare il mio Baggio"

Il nuovo proprietario della Viola: "Abbiamo risorse per fare bene. Allenatore? Non so ancora"

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In casa Fiorentina è iniziata una nuova era, a stelle e strisce ma con un'anima tricolore. Rocco Commisso è il nuovo proprietario del club viola riuscendo dopo svariati tentativi a entrare in Serie A: "Il primo contatto per acquistare la Fiorentina l'ho fatto nel 2016, ma non ci fu risposta come nel 2017. Voglio ringraziare la famiglia Della Valle per gli sforzi e gli investimenti fatti".

Commisso è tornato in Italia per investire: "Voglio farlo in questo settore, ho avuto degli approcci col Milan anche se con Mr Li non ho mai parlato. Per me era importante investire in questa città, volevo un club con una grande città alle spalle". Gli investimenti sul mercato non mancheranno: "Abbiamo risorse per fare bene, abbiamo negoziato un prezzo equo per entrambe le parti. Amo i rischi altrimenti non sarei qua, ho avuto altre richieste in passato anche da Belgio e Inghilterra". Sull'allenatore della Fiorentina però Commisso è stato cauto: "Non posso ancora dare una risposta".

Sull'accoglienza
"E' stata incredibile, non me lo immaginavo. A New York nessuno mi riconosce, qui sanno già tutti chi sono. Sono orgoglioso di portare avanti questo progetto".

La scelta della Fiorentina
"Il calcio è stato importante per me, grazie a questo sport ho ricevuto una borsa di studio e con l'Università ho avuto la possibilità di crescere, di allenare e partecipare all'organizzazione dell'Olimpiade del 1972. In America qualcosa ho già fatto, ora era il momento di fare qualcosa anche per l'Italia".

Operazione veloce
"Abbiamo voluto fare tutto velocemente, ai dipendenti ho chiesto la stessa cosa: dobbiamo fare le cose in fretta. E' un modo diverso di fare business, ma sapevo a cosa andavo incontro. Normalmente non siamo così veloci però".

Sul prossimo allenatore
"Non posso dare una risposta precisa, sarò qui ancora qualche giorno. Montella so che è in India e non posso parlarci di persona, vi chiedo del tempo anche se fino ad ora siamo stati velocissimi. In vita mia non ho mai licenziato nessuno, sono qua per imparare e non per comandare, ma sappiate che imparo molto velocemente e questo può essere un problema".

Sulla "bellissima promessa"...
"Non posso ancora dire niente, di sicuro non tornerà Salah (ride ndr). E' qualcosa che riguarda gli Stati Uniti... vabbé, a luglio la Fiorentina sarà negli Usa e giocherà contro Arsenal, Benfica e Guadalajara."

Il futuro di Chiesa
"L'intenzione è quella di tenerlo con noi, almeno quest'anno. Mi hanno assicurato che non c'è niente di firmato riguardo il suo futuro e non voglio che diventi il mio Roberto Baggio in riferimento al passaggio alla Juventus".

I sogni di mercato
"Cercheremo di risolvere anche i problemi infrastrutturali. I soldi sono miei e non devo chiedere autorizzazioni a nessuno, speriamo di fare investimenti intelligenti. Ripeto, datemi tempo, ho bisogno di imparare".

L'obiettivo della Fiorentina
"Non mi piace perdere, ma serve tempo. Per me è importante rimarcare il fatto che una squadra italiana è stata rilevata da un italo-americano che ha scelto di tornare in Italia per investire in questo Paese".

Scolari dg e Buffon in porta
"Qui si inventano molte cose... ho letto tanto in questi giorni, non ho avuto tempo di parlare né con Montella né con Corvino. Ripeto, datemi tempo anche se capisco le pressioni. Montella, Corvino e tutti gli altri hanno un contratto".

Sul passato da juventino e le squadre preferite
"L'Italia quando vince, da piccolo tifavo la Juventus in quegli anni vincevano solo loro. Poi negli Usa ho continuato a seguire la Juve, ma principalmente perché là trasmettevano quelle partite".

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