Fifa, pugno duro contro il razzismo: squalifiche raddoppiate e gare perse

Il nuovo codice disciplinare parla chiaro, minimo 10 gare di stop e sconfitta immediata

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Basta episodi di razzismo nel mondo del calcio. La Fifa è intenzionata a punire più severamente gli insulti discriminatori all'interno degli stadi e nel nuovo codice disciplinare, che verrà applicato dal prossimo lunedì, utilizza il pugno di ferro: si va da un minimo di dieci gare di stop per i giocatori che verranno riconosciuti colpevoli di comportamenti discriminatori e si arriva fino alla sconfitta immediata per la squadra i cui tifosi siano colpevoli di episodi di discriminazione.

“A meno che non si creino circostanze eccezionali, se una gara viene dichiarata conclusa dall'arbitro a causa di comportamenti razzisti e/o discriminatori, la partita deve essere dichiarata persa” si legge nel nuovo regolamento disciplinare.

La sanzione prevista dal codice, che si applicherà solo alle competizioni ufficiali della Fifa (incluse le qualificazioni per il Mondiale 2022), sarà comminata in caso di insulti per “il colore della pelle, l'origine etnica, geografica o sociale, il sesso e l'orientamento sessuale, la disabilità, la lingua, la religione, le opinioni politiche o qualsiasi altro status”.

In particolare la misura che prevede la sconfitta a tavolino potrà essere applicata solo dopo che il direttore di gara avrà seguito la cosiddetta “procedura in tre fasi”: la richiesta di un annuncio pubblico per la cessazione di tale comportamento, la sospensione della gara fino a quando la situazione non torna sotto controllo e la conclusione della partita stessa.

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