DIRITTI LGBTQ+

Federcalcio tedesca: "Le persone transgender potranno scegliere in quale squadra giocare"

La nuova regola verrà applicata dalla prossima stagione e consentirà a una persona trans di poter scegliere se far parte di una squadra maschile o di una femminile

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© Getty Images

Nuovo passo avanti per i diritti lgbtq+ nel calcio. La Federcalcio tedesca ha comunicato che d'ora in poi le persone transgender, intersessuali e non binarie saranno libere di scegliere autonomamente se far parte di squadre femminili o maschili. La nuova regola sarà applicata a partire dalla prossima stagione e verrà inclusa nel regolamento delle partite, in ambito giovanile e nel futsal amatoriale. 

In una nota, la federazione ha precisato che "si applica alle persone trasgender sportive che d'ora in poi, a un certo punto, potranno cambiare oppure restare nella squadra in cui giocavano in precedenza", aggiungendo poi che "quando nell’attività sportiva non ci sono conseguenze sulla salute della persona che sta assumendo farmaci, quella persona può partecipare alla competizione, motivo per cui il nuovo regolamento esclude il doping". La responsabile del calcio femminile Sabine Mammitzsch ha commentato: "Da tempo le associazioni statali e regionali, ma anche importanti persone singole, segnalavano le incertezze su come gestire la partecipazione sportiva di persone trasngender, intersessuali e non binarie. Quindi, viene accolta con favore l'introduzione di una regola nazionale e globale sul diritto di praticare sport".

Una decisione molto importante in tema di diritti umani, considerate le difficoltà del mondo del calcio ad aprirsi su questa tipologia di argomenti. Non a caso è successo in Germania, dove le nuove regole sono testate dal 2019: "L'esperienza ha dimostrato che questo non mette a rischio l’integrità della gara. Dopotutto, tutte le persone hanno diverse forza e abilità fisiche che portano soltanto al successo dell'insieme della squadra, a prescindere dal genere". Le Federcalcio tedesca ha dichiarato che le sue associazioni statali e regionali nomineranno delle persone che, aiutati dagli ufficiali locali antiviolenza e antidiscriminazione, lavoreranno a stretto contatto con atleti e atlete di genere non conforme per far sì che il loro diritto di praticare e competere nel calcio venga rispettato.  La notizia arriva in controtendenza rispetto alla decisione presa invece dalla Federazione internazionale sport acquatici e dalla Lega internazionale di rugby, che hanno recentemente imposto il divieto per le donne transgender di partecipare alle gare e alle competizioni femminili. 

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