Incubo Lazio, fuori dall'E. League

Alla Red Bull Arena biancocelesti in vantaggio con Immobile, poi Dabbur, Haidara, Hwang e Lainer ribaltano tutto

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Incubo Lazio alla Red Bull Arena. Dopo il 4-2 dell'Olimpico, la squadra di Inzaghi perde 4-1 col Salisburgo e dice clamorosamente addio all'Europa League. Primo tempo equilibrato, succede tutto nella ripresa. Immobile sblocca la gara al 55', poi gli austriaci pareggiano i conti un minuto dopo con Dabbur e segnano tre reti in quattro minuti (Haidara al 72', Hwang al 74' e Lainer al 76'), ribaltando il risultato e volando in semifinale.

Clamoroso, incredibile, amaro. Amarissimo. La Lazio dice addio all'Europa League nel peggiore dei modi, buttando via tutto quello di buon che aveva fatto fino all'andata dei quarti. Un tonfo pesante quello degli uomini di Inzaghi alla Red Bull Arena, maturato in quattro minuti. Un blackout folle, che ha fatto saltare il banco senza scuse. Tutto nonostante un vantaggio che sembrava indirizzare la gara sui binari biancocelesti e che invece ha svegliato gli austriaci e affondato la baracca. Un calo mentale, fisico e tecnico, che arriva a sorpresa e ridimensiona le ambizioni di un gruppo che sembrava destinato a lottare fino alla fine in Europa e che invece ora deve fare i conti con un'eliminazione clamorosa e con i cugini che invece si godono la semifinale di Champions proprio prima del derby.

Con l'artiglieria pesante in campo dall'inizio, alla Red Bull Arena la Lazio parte bene e tutto sembra girare al meglio. In mediana Parolo, Milinkovic e Leiva fanno subito la voce grossa, costringendo il Salisburgo a subire il palleggio biancoceleste. In mezzo al campo la squadra di Inzaghi ha qualità, ma la difesa alta presta il fianco ai tagli degli esterni austriaci. Imbeccato da Schlager, Hwang è il primo a bussare alla porta di Strakosha, ma l'albanese è attento. Con le squadre corte, si gioca sulle seconde palle per innescare le ripartenze. Da una parte Milinkovic veste i panni della punta sulle palle alte, dall'altra gli austriaci si affidano invece ai cambi di gioco per aprire la retroguardia di Inzaghi. Con Luis Alberto leggermente arretrato, a centrocampo Leiva è ovunque e la Lazio prova a guadagnare metri e a sfruttare i calci piazzati. Ordinati, i biancocelsti manovrano bene, ma non riescono ad affondare il colpo. Così il Salisburgo prende coraggio e alza il baricentro, cercando di creare la superiorità sugli esterni. Mossa che costringe la Lazio ad arretrare, ma che non limita la pericolosità della banda di Inzaghi. Sul finire del primo tempo, infatti, Luis Alberto inventa di tacco, ma Immobile spreca davanti a Walke. 

La ripresa si apre ancora Ciro grande protagonista. Il bomber biancoceleste prima sbaglia il palonetto vincente, poi scatta perfettamente sul filo del fuorigioco e insacca all'incorcio. E' il gol che spezza gli equilibri e infiamma il match. Che cambia tutto. Un minuto dopo Dabbur pareggia infatti i conti con l'aiuto di una deviazione, poi Schlager centra il palo dal limite. All'angolo e in trance agonistica, gli uomini di Rose attaccano a testa bassa e la Lazio crolla incredibilmente. Un calo fisico e mentale, che coinvolge tutti i reparti, con l'incubo che si materializza nel giro di quattro minuti. Dal 72 al 76 la banda di Inzaghi si arrende, arranca, sbaglia e si fa infilare da Haidara, Hwang e Lainer. Tre sberle che tramortiscono i bianconcelesti e segnano indebilmente la resa. In Europa non si scherza. Ora lo sa anche Inzaghi. 

Immobile 6: segna il gol del vantaggio, ma ne sbaglia almeno altri due facili per un bomber come lui. Ci crede sempre, ma spara a salve
Milinkovic-Savic 5: serata storta. FIsicamente non è al top e si vede. Veste anche i panni della punta accanto a Immobile, ma non ha il passo dei tempi migliori
De Vrij 5: insicuro e lento. Nel momento delicato del match crolla e trascina con sé tutta la squadra
Luis Alberto 5,5: nel primo tempo tante belle giocate. Nella ripresa lancia Immobile per il vantaggio, poi cala e sparisce
Hwang 6,5: corre, lotta e si inserisce continuamente. Dà filo da torcere a tutta la difesa della Lazio. Segna anche...
Dabbur 6,5: dalla sua parte Basta soffre fin dall'inizio. Il suo pareggio immediato fa scoccare la scintilla da cui nasce l'impresa

SALISBURGO-LAZIO 4-1
Salisburgo (4-3-1-2): Walke 6; Lainer 6,5, Ramalho 6, Caleta-Car 6, Ulmer 6; Haidara 6,5, Schlager 6,5, Berisha 6; Yabo 6,5 (39' st Minamino); Dabbur 6,5, Hwang 6,5 (34' st Gulbrandsen).
A disp.: Stankovic, Onguenè, Wolf, Farkas, Mwepu. All.: Rose 6,5
Lazio (3-5-1-1): Strakosha 5; Luiz Felipe 5,5, De Vrij 5, Radu 5; Basta 6 (14' st Lukaku 5), Parolo 5,5, Leiva 5,5 (33' st Nani 5,5), Milinkovic-Savic 5 (23' st Felipe Anderson 5,5), Lulic 6; LuisAlberto 5,5; Immobile 6.
A disp.: Guerrieri, Caceres, Murgia, Caicedo. All.: Inzaghi 4,5
Arbitro: Skomina (Slo)
Marcatori: 10' st Immobile (L), 11' st Dabbur (S), 27' st Haidara (S),  29' st Hwang (S), 31' st Lainer (S)
Ammoniti: Ulmer, Ramalho, Walke (S); Lucas Leiva, Luiz Felipe, Milinkovic-Savic (L)
Espulsi: -

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