Europa League: Arsenal avanti con il brivido. Siviglia beffato

I Gunners centrano la rimonta grazie a un grande Aubameyang: 3-0 all'Emirates. Gli andalusi piegati dallo Slavia Praga ai supplementari (4-3)

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L'Arsenal approda ai quarti di finale di Europa League, ma lo fa dopo aver tremato contro il Rennes: Aubameyang con una doppietta (5' e 72') e Maitland-Niles (15') firmano il 3-0, rimontando il 3-1 subito all'andata in Francia. Il Siviglia viene incredibilmente beffato dallo Slavia Praga ai supplementari dopo una partita pazza (4-3). Avanzano Benfica (3-0 alla Dinamo Zagabria ai supplementari) e Villarreal (2-1 sullo Zenit San Pietroburgo).

ARSENAL-RENNES 3-0
L'Arsenal batte il Rennes, ma all'Emirates Stadium non manca qualche brivido di troppo: c'è infatti da ribaltare il 3-0 dell'andata e i bretoni fanno tutto il possibile per vendere cara la pelle. La partita si mette però bene già dopo 5 minuti, quando i Gunners sfondano a destra e Ramsey trova al centro Aubameyang: per l'ex Borussia Dortmund è un gioco da ragazzi segnare sottomisura l'1-0. Proprio lui al 15' si propone sulla sinistra e dopo una fantastica triangolazione riesce a crossare con la palla sulla linea di fondo, sul palo opposto irrompe Maitland-Niles che incorna il pallone del raddoppio. Era il risultato che serviva all'Arsenal, che a questo punto compie l'errore di rilassarsi. E il Rennes per poco non ne approfitta: Ben Arfa spaventa Cech, poi in apertura di ripresa ci prova Grenier: mira sbagliata di pochissimo. L'attentissimo Cech (ex della partita) dice di no anche a Sarr e Ben Arfa, poi l'Arsenal decide di mettersi al sicuro. E così dopo una fitta rete di passaggi, al 72' Kolasinac trova il fondo sulla sinistra e crossa per Aubameyang, il centravanti completa la doppietta e va a recuperare a bordocampo una maschera da Black Panther: la festa è completa. Ma bisogna arrivare al triplice fischio dell'arbitro: Aubameyang manca due volte il colpo del 4-0 e nel finale l'Arsenal trema. La beffa potrebbe arrivare da un momento all'altro, ma non arriva. E la rimonta, con passaggio del turno annesso, è completa.


VILLARREAL-ZENIT 2-1

Non aveva bisogno di vincere il Villarreal, dopo aver raccolto un tranquillizzante 3-1 in terra russa. Ma certamente un bel successo al Madrigal (o Estadio de la Ceramica, come viene chiamato oggi) non può che aver fatto piacere ai tifosi di casa, che stanno vivendo una stagione non certo facile. Gli ospiti ci provano per primi con Azmoun, poi cresce il Submarino Amarillo: al 13' Lunev è bravo a parare su Gerard Moreno, che però non sbaglia al 29': proprio lui infatti avanza indisturbato dopo aver ricevuto palla a centrocampo e con il sinistro sblocca il risultato. Il Villarreal si limita a controllare e raddoppia a inizio ripresa: al 47' lo scatenato Moreno si propone a destra, manda a vuoto due avversari e va al cross, Bacca non se lo fa chiedere due volte e segna di testa. Partita e qualificazione sono già in ghiaccio, così nel finale è lo Zenit a provare a togliersi almeno la soddisfazione di tornare a San Pietroburgo con un gol segnato: non ci riescono Mak al 75' (gran tiro al volo, murato) e Hernani su calcio di punizione all'83', così ci deve pensare una vecchia volpe come Branislav Ivanovic, che al 91' piomba su una palla vagante in area e con una conclusione volante (peraltro tutt'altro che perfetta) buca la porta di Andres Fernandez.

SLAVIA PRAGA-SIVIGLIA 4-3 (DTS)
Il Siviglia cinque volte vincitore dell'Europa League deve sudare fino al 120' per avere ragione dello Slavia Praga e, nel momento stesso in cui accarezza l'idea di aver abbattuto gli indomabili cechi, subisce il beffardo gol che li estromette dalla competizione. E che arriva al 119'. Ma, dopo lo strepitoso 2-2 dell'andata, lo Slavia mostra sin da subito di che pasta sia fatto. Al quarto d'ora è già 1-0: su corner della squadra di Praga, Vaclik esce a farfalle e sulla spizzata di testa di Skoda è facile per Ngadeu-Ngadjui andare in gol. Il Siviglia si getta con rabbia in avanti e, dopo un tiro di Banega di poco largo, Promes centra la traversa. Al 43', poi, gli andalusi pareggiano, quando Promes entra in area e il portiere Kolar lo travolge: è rigore, che Ben Yedder trasforma. A inizio ripresa arriva però subito un altro penalty, dopo che Jesus Navas stende in area Boril: è il 47' e i cechi trovano il gol che varrebbe la qualificazione con Soucek, implacabile dal dischetto. Messo di nuovo alle strette, il Siviglia riesce di nuovo a reagire e lo fa al 54' con una prodezza: Mesa vince un duello di testa sulla tre quarti, la palla arriva verso El Haddadi che si inventa un sinistro al volo che in nessun modo Kolar potrebbe intercettare. Il pubblico dell'Eden Arena urla di rabbia, ma poi trattiene il fiato all'85', quando uno strepitoso Kolar nega a Ben Yedder il gol qualificazione. Il 2-2 è lo stesso risultato dell'andata, e così si va ai supplementari. Ma il Siviglia già al 98' si porta avanti: merito di Promes, che lancia un pallone profondo in area e Franco Vazquez di testa lo deposita alle spalle di Kolar. Lo Slavia non si arrende e pareggia di nuovo al 102', quando entra nell'area andalusa in palleggio, Soucek apre per Van Buren che in diagonale firma il 3-3. Ma non è ancora finita: al 119' Zmrhal sparacchia sulla barriera un calcio di punizione, ma la difesa del Siviglia va in bambola, Olayinka ne dribbla tre e serve a Ibrahim Traore, che trova il corridoio giusto per segnare l'incredibile 4-3. Quello che fa continuare l'avventura europea di uno Slavia da applausi.

BENFICA-DINAMO ZAGABRIA 3-0 (DTS)

Il Benfica ci mette più di un'ora, ma poi riesce a risolvere il rebus Dinamo Zagabria, pareggiando il gol segnato dai croati all'andata al 71' e guadagnandosi il passaggio del turno ai supplementari. Già nel primo tempo i lusitani hanno il controllo del match, che non sembrano però riuscire a sbloccare: Zivkovic ha una grande palla al 23', ma dopo un bel dribbling non centra lo specchio della porta. In seguito è il portiere Livakovic a dire di no a Pizzi e Rafa Silva. La Dinamo prova a guadagnarsi la qualificazione a inizio ripresa, con Petkovic che impegna Vlachodimos. Ma è solo un attimo: il Benfica riprende a giocare il suo calcio e alla fine passa. Al 71' le Aquile attaccano per vie centrali, Pizzi riceve un lancio profondo e lo appoggia all'indietro per Jonas che non ha problemi a segnare il liberatorio 1-0. Che però non è sufficiente: i padroni di casa però insistono, con Livakovic che fa di tutto per non far passare nemmeno uno spillo. E così il colpo di testa di Ruben Dias su corner e il tiro dalla distanza di Jonas finiscono preda del portiere croato. Si va ai supplementari: Gavranovic spaventa subito il Benfica, ma Vlachodimos mura la sua conclusione. Livakovic è ancora una volta fenomenale su Jonas, ma nulla può al 95', quando Ferro piomba su una palla vagante e libera un bolide che si insacca alle spalle del portiere ospite. Che poi deve capitolare anche al 105' dopo un altro missile dalla distanza, stavolta di Grimaldo: un pazzesco sinistro che il terzino spagnolo mostrerà a figli e nipoti.

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