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Il Crystal Palace ha perso il ricorso al Tas contro l'esclusione dall'Europa League a causa della violazione delle norme Uefa riguardanti le multiproprietà. La Uefa aveva sanzionato il club inglese, qualificatosi all'Europa League in quanto vincitore dell'FA Cup, dal momento che l'investitore americano John Textor, che l'anno scorso deteneva il 43% delle quote del club, è anche il proprietario dell'Olympique Lione, a sua volta qualificato in Europa League.
Il Palace ha presentato ricorso al Tas dopo la decisione di Textor di vendere la sua quota del 43% nel club di Premier League al proprietario dei New York Jets, Woody Johnson. Tuttavia, l'accordo è stato raggiunto ben dopo la scadenza dell'1 marzo, termine ultimo stabilito dall'Uefa per la risoluzione dei conflitti multi-club. Tanto è bastato ai giudici di Losanna per respingere la richiesta del Crystal Palace, che viene quindi retrocesso in Conference League: il suo posto in Europa League verrà invece preso dal Nottingham Forest.
IL COMUNICATO
Di seguito, il comunicato pubblicato dal TAS che certifica l'esclusione del Crystal Palace dalla prossima Europa League. L'udienza si è svolta lo scorso 8 agosto a porte chiuse:
"La Corte Arbitrale dello Sport (CAS) ha respinto il ricorso di Crystal Palace FC (CPFC) contro UEFA, Nottingham Forest FC e Olympique Lyonnais (OL) riguardante la decisione della UEFA di rimuovere il CPFC dalla UEFA Europa League 2025/2026 a causa di una violazione delle norme UEFA sulla proprietà di più club. Di conseguenza, il CPFC sarà ammesso a competere in la UEFA Conference League 2025/2026.
Il ricorso mirava ad annullare la decisione dell'organo di controllo finanziario dei club UEFA dell'11 luglio 2025 che ha ritenuto CPFC e OL non conformi alle normative sulla proprietà di più club. Accanto all'annullamento della decisione, il CPFC ha chiesto la riammissione in UEFA Europa League con il Nottingham. L'ammissione di Forest o OL è stata respinta.
L'8 agosto 2025 si è svolta un'udienza di persona presso la sede del CAS a Losanna, in Svizzera. Il Panel CAS era composto dal Prof. Luigi Fumagalli in qualità di Presidente (Italia), dal Sig. Manfred P. Nan (Paesi Bassi) e Olivier Carrard (Svizzera). Dopo aver esaminato le prove, il Comitato ha rilevato che John Textor, fondatore di Eagle Football Holdings, aveva azioni del CPFC e dell'OL ed era un membro del consiglio con un'influenza decisiva su entrambi i club ora della data di valutazione della UEFA. Il Panel ha inoltre respinto l'argomentazione del CPFC secondo cui avrebbero ricevuto trattamento ingiusto rispetto al Nottingham Forest e all'OL. Il Collegio ha ritenuto che regolamenti della UEFA sono chiari e non forniscono flessibilità ai club che non rispettano la valutazione data, come sostenuto dal CPFC.
Si è trattato di una procedura accelerata, con una decisione operativa resa due settimane e mezzo dopo il ricorso, depositato il 21 luglio 2025".