LA SEMIFINALE

L'Inter insegue la finale di Europa League per interrompere il digiuno

Questa sera contro lo Shakhtar i nerazzurri non possono fallire dopo dieci anni senza trofei

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Dieci anni dopo il "Triplete", l'Inter ha la possibilità di tornare a respirare il profumo di una finale europea. Dalle gioie con Mourinho ne sono passate di stagioni. Ma adesso, nel primo anno dell'era Conte, chiamato la scorsa estate dalla società nerazzurra a riportare la squadra ad alti livelli anche in terra continentale, l'occasione di riaffacciarsi tra le grandi è unica dopo una stagione lunga ed estenuante e approdare all'epilogo di Europa League diventa una chance da non fallire. 

Per il tecnico nerazzurro lo scoglio e' complicato da superare ma il fascino delle grandi sfide contribuisce a dargli la giusta carica e l'arrivo oggi del presidente nerazzurro Steven Zhang a Dusseldorf, per stare vicino alla squadra, e' visto come un segnale forte. Tra l'ambizione e il sogno c'e' da superare lo Shakthar, formazione ucraina imbottita di talenti brasiliani come Taison e Dodo, che lo stesso Conte non fatica ad affermare quanto sia difficile da domare.

Vedi anche Inter, Conte: "Nessuna paura, venderemo cara la pelle e vogliamo la finale" inter Inter, Conte: "Nessuna paura, venderemo cara la pelle e vogliamo la finale" C'è il clima e l'atmosfera per poter dare il via ad un nuovo ciclo vincente e non è un caso che il presidente Zhang, arrivato in terra tedesca accompagnato dagli ad Beppe Marotta e Alessandro Antonello, si sia recato in albergo per fare squadra e preparare

È l'ottava volta che i nerazzurri raggiungono questa fase dell'Europa League, competizione vinta, quando ancora si chiamava Coppa Uefa, tre volte. Ma tutte nell'ultimo decennio del secolo scorso: in casa Inter c'è adesso voglia di scrivere una nuova pagina di storia.

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