L'ufficialità è attesa per martedì, quando in videoconferenza la Uefa esporrà alle 55 Federazioni nazionali e agli enti in rappresentanza di Leghe, club e calciatori il nuovo progetto per Euro 2020, il cui rinvio è ormai scontato. L'idea, come riporta il 'Corriere della Sera', è quello di spostare la rassegna continentale al 23 novembre e di chiuderla il 23 dicembre (date attuali 12/6-12/7), anticipando di fatto quello che avverrà in occasione dei Mondiali del Qatar 2022, quando per evitare il grande caldo si giocherà in inverno.
A quel punto i campionati nazionali potrebbero ripartire e soprattutto arrivare a conclusione, come vuole a tutti i costi il presidente della Figc Gabriele Gravina. La data ipotizzata per il ritorno in campo è quella del 2 maggio: da qui partirebbe un tour de force per giocare i recuperi e le dodici giornate di campionato che restano in calendario. Come dichiarato dallo stesso presidente Gravina a Sportmediaset XXL, ci potrebbe essere anche l'eventualità di sforare dopo il 30 giugno, ma a quel punto servirebbero - come scrive il Corriere - deroghe dello Stato e dell'UE per i giocatori in scadenza di contratto. E le Coppe europee? Sono diverse le soluzioni sul tavolo per ridurre i turni da disputarsi: dalle 'final four', alle 'final eight', a quarti e semifinali in gara secca. Ipotesi sulla carta e nella testa di chi governa il calcio. Ma l'emergenza coronavirus resta al di sopra di tutto.
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