IL CASO

Eto'o nei guai: chiesto test dna per presunta paternità  

La presunta figlia, ora 20enne, lo ha citato in giudizio: avrebbe dovuto pagare 1400 euro di alimenti al mese

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Samuel Eto'o è nei guai. Un tribunale spagnolo chiederà al campione di calcio ex Inter e Barcellona di presentare un test del DNA in un processo che lo vede imputato per una presunta paternità. Il calciatore è stato citato in giudizio da Erika, una donna spagnola di 20 anni, che sostiene di essere sua figlia. La presunta paternità risale al 1997, quando il giocatore viveva in Spagna e aveva una relazione con Adilusa de Rosario, madre della giovane donna. Nel luglio 2019, il giudice ha stabilito che Eto'o avrebbe dovuto pagare alimenti per 1.400 euro al mese alla sua presunta figlia. Sebbene sia stato convocato dalla Corte, Samuel Eto'o non si è presentato al processo. Tuttavia, la legge spagnola ha consentito il proseguimento del processo e il giudice ha emesso il suo giudizio in contumacia.

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