Un piccolo passo per l'Empoli, un grande passo per la salvezza. Dopo sette turni di digiuno assoluto, la squadra di Martusciello porta a casa un punto importante. Niente di spettacolare, per carità. Ma comunque quanto basta per evitare di riaprire la lotta per restare in Serie A. Con Crotone e Palermo impegnate contro Inter e Milan, infatti, il punto messo in cascina dai toscani pesa molto più di quanto appaia aritmeticamente. Lo sa bene il Pescara, arrivato a Empoli con l'obiettivo di mischiare un po' le carte per la salvezza e costretto invece ad accontentarsi di un pareggio amaro. A 14 punti, infatti, la banda di Zeman resta sempre l'ultima della classe. A Empoli va in scena un match equilibrato. Ricco di occasioni, ma anche di tante verità sulla scarsa qualità delle due squadre. Lo specchio esatto di un'annata giocata molto al di sotto delle aspettative. Tecniche e tattiche.
Al Castellani si affrontano il peggior attacco (Empoli) e la peggior difesa (Pescara) della Serie A, ma la partita regala subito emozioni. Da una parte Benali sfiora il vantaggio dopo un liscio di Veseli, dall'altra Pasqual spaventa Fiorillo centrando il palo su punizione. In palio ci sono punti pesanti, ma le squadre si affrontano a viso aperto, pensando più a costruire che a distruggere. Con le formazioni lunghe e le marcature larghe, c'è spazio per le giocate in ogni parte del campo. E dopo nove minuti il Pescara ne approfitta per sbloccare la gara con un tocco morbido di El Kaddouri dopo una bella combinazione con Marilungo. Un gol pesante che rompe gli indugi, ma che non affossa il Pescara. Sempre un po' ballerina dietro, la squadra di Zeman si aggrappa infatti alle geometrie di Muntari e alle ripartenze di Coulibaly per restare in partita. Perfettamente imbeccato da Bahebeck, Caprari prima fallisce clamorosamente davanti a Skorupski, poi pareggia i conti sugli sviluppi di una bella verticalizzazione. Sul piano del gioco, è l'Empoli a fare la partita cercando il possesso palla. Il Pescara invece si illumina solo a sprazzi, ma dà sempre l'impressione di poter far male. Croce da una parte e Muntari dall'altra provano ad aggiornare il tabellino, ma il primo tempo si chiude sull'1-1.
Nella ripesa l'Empoli parte forte a caccia del colpo del ko. I toscani alzano il baricentro e tengono lontano il Pescara dalla porta di Skorupski. A ritmi blandi, alla banda di Martusciello basta il possesso palla per tenere a bada gli uomini di Zeman. Pasqual ci prova ancora su punizione, ma il suo sinistro, deviato, finisce a lato di poco. Con poca qualità in campo, le giocate di El Kaddouri fanno sempre la differenza, ma non bastano per sfondare il muro abruzzese. Martusciello manda in campo Pucciarelli e Fiorillo salva il risultato su Krunic. Zeman invece leva Muntari e Coulibaly e fa entrare Bruno e Verre, ma il Pescara non cambia marcia. L'Empoli manovra bene fino al limite, ma poi manca sempre il guizzo per andare al tiro. Benali invece ha il piede caldo e ogni volta che la palla passa dalle sue parti impegna Skorupski. Nel finale il Pescara attacca a testa bassa con le ultime forze. Biraghi sfiora il colpaccio, poi Diousse salva su Benali e Skorupski abbassa la saracinesca. Dopo sette giornate di buio, l'Empoli conquista un punto prezioso e vede uno spiraglio di luce. Per il Pescara, invece, è sempre buio pesto.