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Empoli, Zanetti: "col Napoli bisogna superare se stessi"

Dopo la vittoria col Sassuolo l'Empoli è partito in treno direzione

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Dopo la vittoria col Sassuolo l'Empoli è partito in treno direzione Napoli per affrontare il suo ex allenatore Spalletti e altri ex in campo. Settimana delicata per la squadra di Paolo Zanetti che poi venerdì sera, prima dello stop per il mondiale, incontrerà la Cremonese per uno scontro diretto importantissimo. Col Napoli lanciatissimo il risultato sembra scritto: "Il nostro atteggiamento è quello di far di tutto per portare a casa dei punti. Lo sappiamo della forza del Napoli - conferma Zanetti -, è una squadra meravigliosa, è tra le prime tre d'Europa in questo momento. Noi dobbiamo non essere già proiettati a venerdì. Le scelte le farò senza contare la prossima partita ma facendo giocare i migliori in base alla condizione fisica". Kvaratskhelia sarà assente. "Lo ritengo un giocatore straordinario ma il Napoli è forte come totalità - evidenzia -, sarebbe irrispettoso anche nei confronti del loro mister credere che ci sia lui di forte e basta. Non a casa senza di lui hanno vinto con l'Atalanta e noi sappiamo quanto siano forti i bergamaschi". L'ultima in trasferta contro una 'big' (a Torino con la Juve, 4-0) per l'Empoli è andata male e il tecnico sottolinea che "abbiamo imparato che non vogliamo fare figure di un certo tipo. Dobbiamo mettere in campo un atteggiamento diverso, con la Juve lo avemmo solo in parte. Con questo tipo di squadre bisogna andare oltre noi stessi. Dobbiamo imparare, queste sono squadre che possono farti male ma le partite vanno giocate". Quanto alla gara col Sassuolo Zanetti osserva che "ognuno vede il giocar bene a suo modo, per me non è solo palleggiare. Ma significa fare le fasi bene, equilibrate, ed è questo che si è visto col Sassuolo. Credo che questo nel tempo possa darci l'obiettivo. Il presidente pretende da me salvezza e valorizzazione, oltre a giocare un buon calcio. Noi cerchiamo di fare tutto, cerco di portare il mio credo che non so se è giusto ma è il mio. A parole siamo tutti bravi, ma ciò che è più importante è il rapporto tra me e i giocatori. Il Napoli è una squadra che imposta con due giocatori più uno, poi tutti gli altri giocano in attacco. Accettano la parità numerica difensiva, sa palleggiare e attaccare gli spazi. Bisogna difenderci bene prima di tutto, non possiamo permetterci di perdere equilibrio e dobbiamo limitare gli errori tattici e individuali. Ci deve essere coesione, precisione, abbiamo provato tante cose ma servirà anche un pizzico di fortuna". Sul turnover dice: "L'ho detto in passato, non sono un amante del turnover se non obbligato. Qualche ragionamento va fatto, anche in avanti, qualcuno che rifiaterà lo farà perché non è al 100%. Non vogliamo snobbare la partita, solo un folle lo farebbe".

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