Dopo gli scontri nel 2023 massima allerta per il match di Champions League tra gli azzurri e i tedeschi
"Dobbiamo purtroppo riconoscere che la strategia di escludere i tifosi ospiti dalle partite ad alto rischio è ormai diventata una pratica comune nel calcio italiano, sia a livello nazionale che internazionale", questo l'attacco del consiglio direttivo dell'Eintracht Francoforte, Philipp Reschke, dopo il confronto con il ministero degli Interni di Roma sulla scelta di vietare ai tifosi tedeschi di recarsi a Napoli per la partita di Champions League tra gli azzurri e l'Eintracht in programma il prossimo 4 novembre.
"Condividiamo l'opinione che, visti gli incidenti del 2023, questa sarebbe stata certamente una partita eccezionalmente ad alto rischio. Ma i divieti per i tifosi sono e rimangono la risposta sbagliata. E le sedi tedesche, in particolare, ne sono la migliore dimostrazione nel calcio internazionale per club". Il club tedesco ha poi ricordato che, nel corso della riunione tenutasi nel tardo pomeriggio di ieri, le autorità hanno annunciato ulteriori misure supplementari per impedire in larga misura ai tifosi dell'Eintracht di recarsi a Napoli per la quarta partita della fase a gironi del 4 novembre. Saranno attentamente esaminate le possibilità di successo, la fondatezza e l'opportunità di eventuali ricorsi contro il decreto, ha comunicato l'Eintracht.
Gli ultrà dell'Eintracht sono tra i più temuti in Europa: storicamente si muovono in massa da Francoforte e creano problemi. Non solo a Napoli nel 2023, ma anche a Roma l'anno scorso l'allerta era stata massima in occasione del match di Europa League tra i tedeschi e i giallorossi.