LA FINALE

Fiorentina, un passo nella storia: viola a caccia della Conference

Italiano sfida il West Ham per riportare una coppa a Firenze 62 anni dopo la Coppa delle Coppe del 1961

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Fiorentina, un passo nella storia: viola a caccia della Conference - foto 1
© Getty Images

Terracciano; Dodo, Milenkovic, Ranieri, Biraghi; Amrabat, Mandragora; Gonzalez, Bonaventura, Kouame; Jovic. Partiamo dai nomi, perché saranno questi undici giocatori, più i subentrati in corsa, a dover riportare una coppa a Firenze 62 anni dopo. L'ultima, datata 1961, era stata una Coppa delle Coppe, competizione scomparsa e, di fatto, sostituita proprio dalla nuova Conference. Questa sera a Praga, città magica per una notte che dovrà esserne all'altezza, i viola si troveranno di fronte il West Ham di Moyes e Paquetà, un avversario complicato sotto tanti punti di vista e che, come la Fiorentina, proverà ad alzare un trofeo europeo che da quelle parti manca dal 1965. Anche in quel caso, ironia della sorte, si trattò di una Coppa delle Coppe. 

Italiano, che potrebbe sedersi questa sera sulla panchina della Fiorentina per l'ultima volta - piace al Napoli di De Laurentiis, ndr - è alla seconda finale di stagione. L'altra, in Coppa Italia, è stata persa contro l'Inter dopo una gara più che buona in cui, probabilmente, avrebbe meritato di arrivare se non altro ai supplementari. Negli scontri da dentro e fuori, insomma, la stagione sua e della squadra è stata eccellente. Un po' meno nella maratona campionato, ma l'impegno su tre fronti non era certo facile da gestire per un gruppo poco abituato al doppio impegno settimanale. 

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Ma questo è un altro discorso, perché anche il tempo dei bilanci è per forza di cose rinviato. Battere il West Ham cambierebbe gli orizzonti, non solo per la qualificazione alla prossima Europa League, che garantirebbe un meritato saltino dei viola nelle coppe, ma anche perché un successo in finale sarebbe il giusto premio di un lavoro portato avanti con serietà e dedizione, tra qualche difficoltà, ma sempre con una determinazione feroce. Per la sfida agli inglesi, con cui la Fiorentina ha un discreto score (3 sconfitte in 12 precedenti: 6 le vittorie e 3 i pareggi), il peso dell'attacco sarà affidato a Jovic, in crescita nelle ultime gare e a caccia del definitivo riscatto dopo qualche anno buio a Madrid. Per il resto sarà più o meno la solita Fiorentina, con Ranieri scelto per affiancare Milenkovic in difesa e la solita diga di qualità e quantità in mezzo al campo formata da Amrabat e Mandragora. Alle spalle della punta, esperienza e talento, con Bonaventura, Nico Gonzalez e Kouame. 

Il West Ham è un avversario complicato ma battibile. L'appuntamento con la storia è fissato per le 21. A Praga, la città più magica d'Europa e il luogo perfetto per trasformare un sogno in realtà. 

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