BENFICA-REAL 2-3

Youth League: Benfica bello e sfortunato, trionfa il Real Madrid di Raúl

I Blancos vincono 3-2, con tanto di autogol e rigore parato da Lopez a Dantas: lusitani piegati dopo un finale all'arrembaggio

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Il Real Madrid si aggiudica la Youth League battendo per 3-2 il Benfica in una bellissima finale, in cui abbondano episodi ed emozioni. Partono meglio i portoghesi, che però vanno sotto per il colpo di testa di Pablo Rodríguez e l'autogol di Jocu. Nella ripresa doppietta di Ramos, con la zampata di Miguel Gutierrez che vale la vittoria dei Blancos. Insieme al guizzo di Lopez, che para un rigore a Dantas. Finale tesissimo, ma il Real resiste.

Per la prima volta nella sua storia, il Real Madrid solleva al cielo la Youth League. E lo fa con una leggenda della propria storia in panchina, un Raúl che ai suoi ragazzi sembra proprio aver insegnato a meraviglia come vincere anche a dispetto di mille sofferenze. Il 3-2 è infatti ingeneroso per il Benfica, che sembra proprio essere incappato in un nuovo capitolo della maledizione di Béla Guttmann: nel 1962 il tecnico magiaro parlò di cent'anni senza vittorie europee per la sua ex squadra, che anche nella massima competizione giovanile arriva a tre ko all'ultimo atto (dopo quelli del 2014 e 2017). E stavolta perde con un autogol segnato, un rigore sbagliato e una traversa all'ultimo secondo. La finale di Nyon è scoppiettante fin dai primi minuti, anche se inizialmente allo spettacolo non si accompagnano nitide occasioni da gol. E a fare la partita è il Benfica, che peraltro nella fase finale della Youth League di quest'anno ha sempre segnato almeno tre volte in ognuna delle sue uscite. I Blancos sono però bravi a resistere alla furia iniziale dei talentuosi lusitani, portandosi quindi in vantaggio alla prima vera occasione da gol. La sfrutta al 26' Pablo Rodríguez, che approfitta del cross dalla destra di Arribas e di testa batte il gigantesco portiere giapponese Kokubo. In caduta si fa però male, dovendo subito abbandonare il terreno di gioco. E le giovani Merengues riescono ad amministrare senza troppi grattacapi il loro vantaggio, trovando addirittura il raddoppio al 45': il tutto nasce da una nuova iniziativa sulla destra di Arribas e da un cross senza troppe pretese, su cui però la deviazione di Jocu manda fuori giri Kokubo per la seconda rete del Real Madrid.

La partita sembra già finita, ma così non è. Nella ripresa succede infatti di tutto, sin dai primissimi minuti. Al 49' infatti è Gonçalo Ramos a riaprire la partita, battendo in tap-in il portiere Luis Lopez, che già aveva respinto il suo primo tentativo e quello di Henrique Araújo. Già al 50' però il Real Madrid ristabilisce le distanze calando il tris: stavolta la sgroppata dei Blancos avviene con Marvin, sulla solita corsia destra, il successivo cross non viene raccolto da nessuno e dalla parte opposta è l'altro laterale Miguel Gutierrez a beffare Kokubo. Il Benfica non si arrende e al 58' va di nuovo in gol, ancora con Gonçalo Ramos implacabile di testa. Quindi una partita fino a questo momento stupenda si innervosisce notevolmente: al 68' Ramón stende in area Henrique Araújo, il Benfica spreca però il rigore del pareggio. Merito di Luis Lopez, ma responsabilità anche di Dantas per una trasformazione né potente, né angolata. Nel finale fioccano le ammonizioni, alcune anche per episodi che meritavano forse cartellini di ben altro colore (come quando Kokubo stende Arribas). Il Benfica chiede a gran voce un ulteriore rigore per una pericolosa uscita di pugno di Lopez su Henrique Araújo. Quindi in pieno recupero quest'ultimo centra una clamorosa traversa a porta spalancata. Sintomo di una maledizione che sembra non voler terminare mai.

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