La domanda sorge spontanea: se potesse farlo, Pioli metterebbe la firma sulla "riedizione" rossonera del post derby? Alla seconda sconfitta stagionale, il tecnico rossonero si ritrova con la Champions dietro l'angolo e l'obiettivo, anche questa volta, di riscattarsi in Europa dalla delusione, cocente, del campionato. Il problema è che questa volta l'avversario è un certo Psg - e non il modesto Newcastle di San Siro - e tornare con dei punti in tasca dalla trasferta di Parigi sarebbe roba da leccarsi i baffi. Nonostante questo a Casa Milan continuano a ripetere, come un mantra, la filosofia del provare a vincere ovunque, Parco dei Principi compreso. Il che, in qualche modo, lascia intendere che la squadra si adatterà il giusto all'avversario senza sconvolgere nulla.  

La formazione, in una settimana che si concluderà con la trasferta, anche questa importantissima, di Napoli, dovrà per forza di cose permettere a qualcuno di rifiatare. Lo hanno fatto per squalifica Maignan e Theo Hernandez, che saranno quindi regolarmente al loro posto, lo faranno, contro il Psg, Calabria e Adli. Il primo potrebbe lasciare il posto a Kalulu, perché va bene giocarsela a viso aperto, ma contro la velocità di Mbappé è utile piazzare sulla sua corsia un giocatore rapido con il francese. Il secondo, invece, farà spazio a Krunic, più solido davanti alla difesa al netto del rientro, piuttosto traumatico, contro la Juventus. 

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Per il resto toccherà ai soliti noti, con Tomori e Thiaw a completare il reparto difensivo - il tedesco dovrebbe essere confermato nel ruolo nonostante la serataccia contro i bianconeri -, Reijnders e Musah in mezzo al campo (attenzione a Pobega, però, che potrebbe partire dall'inizio al posto dello statunitense) e il solito tridente formato da Pulisic, Giroud e Leao in attacco.  

Non ci sarà Loftus-Cheek, ancora non del tutto recuperato e tenuto buono, si spera, per Napoli, e mancherà anche Okafor a causa di un problema muscolare. Le alternative non saranno quindi moltissime per provare a modificare in corsa la gara. A destra, ad esempio, Pulisic non ha un cambio a causa dell'infortunio di Chukwueze (per questo, forse, Pioli pensa a Pobega dall'inizio: potrebbe giocarsi la carta Musah a destra in corso d'opera). Jovic potrebbe dare una mano alla bisogna, Florenzi e Calabria anche, così come Adli nel caso in cui servisse alzare il tasso qualitativo nel palleggio. La missione, in ogni caso, è quella di provare a fare punti e giocarsi poi la qualificazione nelle ultime tre gare (Psg e Dortmund in casa, Newcastle in trasferta). A quota nove, a occhio e croce, si può entrare nelle prime due: Parigi non sarà quindi decisiva, ma resta una tappa importante che può sparigliare le carte Champions del Milan. 

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