La rinascita del Real Madrid: i segreti di Zidane

Dal rapporto ritrovato con CR7 all'armonia dello spogliatoio, così è arrivata la finale di Champions

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Dal "Florentino dimision" alla rimonta in campionato e alla conquista della finale di Champions League non sono passati secoli. Il Real Madrid di Zidane però ha saputo rialzare la testa dopo il caos della gestione Benitez. Merito di Zizou e di un'armonia ritrovato nello spogliatoio e del rapporto recuperato con Cristiano Ronaldo, ma anche di una condizione fisica migliorata e del bastone alternato alla carota. In Spagna Zidane ha già vinto.

Dopo lo 0-4 col Barcellona e l'allontanamente di Benitez in pochi avrebbero scommesso su un finale di stagione da protagonista assoluto per il Real Madrid che a Milano rischia di vincere l'undicesima Champions. Invece Zidane, alla prima esperienza sulla panchina di un grande club, ha compiuto un mezzo miracolo.

Innanzitutto eliminando i dissidi interni allo spogliatoio e riportando quel clima sereno che aveva caratterizzato la gestione Ancelotti. Il messaggio, chiaro, di giocare con la BBC davanti senza troppe storie, ha permesso a Zizou di avere il pieno appoggio di Cristiano Ronaldo, quello che era venuto meno a Benitez nei suoi mesi madridisti. CR7 non lo ha mai nascosto e la connessione tra i due è stata totale. Un altro motivo dell'ottima seconda parte di stagione sta nella condizione fisica recuperata con un ritiro invernale praticamente perfetto. La solidità di squadra trovata con il lancio di Casemiro davanti alla difesa è stata una questione tattica da non sottovalutare, così come la fiducia in Gareth Bale, l'autentico trascinatore delle ultime partite dopo un inizio sottotono.

L'ottimo rapporto con la stampa e i metodi da generale buono hanno fatto il resto, ma a Madrid - sponda Real - è Zizou mania.

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