CHAMPIONS LEAGUE

Champions League: il Bayern domina a Barcellona, Lukaku fa sorridere Tuchel, allo United non basta Ronaldo

I bavaresi superano 3-0 i blaugrana in trasferta, mentre ai campioni d’Europa in carica (nel gruppo della Juventus) basta l’ex Inter. I Red Devils, nel gruppo dell'Atalanta, cadono invece 2-1 con lo Young Boys nonostante il gol del portoghese 

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Vittoria del Bayern Monaco nella supersfida della prima giornata di Champions League con il Barcellona: 3-0 con Muller e Lewandowski (2). Vittoria anche per il Chelsea, nel girone della Juve, a cui basta Lukaku per superare lo Zenit. Inizia invece con un ko lo United: nel gruppo dell'Atalanta, perde 2-1 in casa dello Young Boys nonostante Ronaldo. Festival dei rigori in Siviglia-Salisburgo (1-1), pari anche Lille-Wolfsburg e Dinamo Kiev-Benfica.

GRUPPO E
Il Bayern Monaco stende nel punteggio e nella prestazione il Barcellona nella partita più attesa della prima giornata di Champions: 3-0. Al Camp Nou è Muller ad aprire le danze al 33’ con un tiro da fuori area deviato in modo decisivo da Eric Garcia. I bavaresi non calano d’intensità e tengono in mano il pallino del gioco, mentre il Barcellona fatica soprattutto a centrocampo con De Jong sovrastato da Goretzka. In avvio di ripresa lo spartito non cambia, ancora il Bayern padrone del campo e il raddoppio di Lewandowski al 56’ è quasi una formalità. Koeman non riesce a trovare la quadra e a nulla servono i quattro cambi, tra cui l’ingresso di Coutinho, nei primi venti minuti del secondo tempo. Anzi, nel finale (85’) arriva anche la doppietta di Lewandowski per un tris che non lascia scampo ai blaugrana.

Ritmi alti ed equilibrio nell’altra partita del girone tra Dinamo Kiev e Benfica e alla fine il pareggio 0-0 è giusto. Entrambe le squadre giocano a viso aperto con l’ex Inter Joao Mario in evidenza tra i portoghesi mentre i padroni di casa si affidano al gioco veloce architettato da Lucescu. Di fatto le due squadre si annullano, nel Benfica entra anche l’ex Milan Taarabt ma non basta. Anzi, alla fine sono gli ucraini a trovare un insperato gol-vittoria a pochi secondi dal termine del recupero con Shaparenko: c’è bisogno del Var per ristabilire lo 0-0 tra lo stupore dei padroni di casa.

GRUPPO F
Prima sorpresa in Champions League: grazie al gol di Siebatcheu al 95', lo Young Boys rimonta e batte 2-1 il Manchester United di Cristiano Ronaldo, inserito nello stesso girone dell'Atalanta. A Berna, gli svizzeri partono forte, con Elia che dopo poco più di due minuti cerca col sinistro di sorprendere de Gea. Al 13', il portoghese porta in vantaggio i Red Devils: strepitoso assist di Bruno Fernandes e zampata sotto porta dell'ex bianconero, che fa passare il pallone sotto le gambe di von Ballmoos. Al 35', però, la partita cambia: Wan-Bissaka interviene con il piede a martello su Martins Pereira e rimedia il rosso diretto, lasciando la formazione di Solskjaer in dieci. L'inferiorità numerica si fa subito sentire, perché tre minuti dopo Fassnacht sfiora il palo in diagonale. Il pareggio arriva nella ripresa, e precisamente al 66': cross di Elia e tocco in area di Noumi Ngamaleu, che rimette in equilibrio il match. Nel finale, quando l'1-1 sembra inevitabile, ecco l'harakiri dello United: Lingard, entrato al 72' proprio al posto di Cristiano Ronaldo, sbaglia il retropassaggio e favorisce Siebatcheu, in campo da inizio ripresa e rapido nell'approfittare dell'errore battendo de Gea. Finisce 2-1: lo Young Boys sale subito in vetta al gruppo F, mentre lo United incassa un brutto ko.

GRUPPO G
Siviglia e Salisburgo inaugurano il gruppo G con un pareggio tanto rocambolesco quanto storico: per la prima volta, in Champions League vengono assegnati quattro rigori nei tempi regolamentari, e tutti nei primi 40 minuti. Al Sanchez-Pizjuan, la sfida sembra sbloccarsi al 13': Diego Carlos stende sulla linea dell'area Adeyemi, che dal dischetto spedisce tuttavia a lato. Sette minuti dopo, però, Jesus Navas spinge nuovamente in area il tedesco: stavolta dagli undici metri va Sucic, che spiazza Bono e firma l'1-0 al 21'. Quindici minuti dopo, arriva addirittura il terzo calcio di rigore: a guadagnarlo è ancora Adeyemi, che subisce il fallo del portiere andaluso, ma stavolta Sucic colpisce il palo. Al 40', tocca ai padroni di casa ricevere la massima punizione, con Wöber che abbatte En Nesyri: Rakitic è glaciale nel battere Kohn, rimettendo la sfida in equilibrio. Nella ripresa, Bono è miracoloso ad inizio ripresa su Sesko, poi al 52' En Nesyri simula in area e rimedia il secondo giallo, lasciando gli uomini di Lopetegui in dieci. Le parate del portiere di casa fanno il resto: finisce 1-1, con Siviglia e Salisburgo che salgono a quota 1.

Domina il Lille in casa contro il Wolfsburg ma i francesi fanno fatica a sfondare e alla fine la partita termina senza reti. Nel primo tempo, i tedeschi superano a fatica la metà campo e non tirano mai verso la porta avversaria, mentre i padroni di casa creano parecchio ma mancano di precisione in fase di finalizzazione. I campioni di Francia in carica escono dagli spogliatoi decisi a continuare il dominio della prima frazione e il gol arriva subito in avvio al 48’: ci pensa però il Var ad annullare la rete di David perché la palla era uscita dal campo nel corso dell’azione. Sfortuna per il Lille che non si fa abbattere e continua a spingere, mentre il Wolfsburg sa solo difendersi: al 63’ le cose si complicano per gli ospiti per l’espulsione di Brooks e la partita diventa ancor più a senso unico. L’ultimo sussulto è al settimo minuto di recupero, quando l’arbitro prima assegna un rigore al Lille e poi torna sui suoi passi dopo un consulto col Var perché il fallo di Guilavogui sull’avversario è fuori area: solo punizione e il muro tedesco non cade.   

GRUPPO H
Nell’altra partita del girone della Juventus torna in campo in Champions League il Chelsea, 108 giorni dopo il trionfo in finale contro il Manchester City, e lo fa con una vittoria 1-0 sullo Zenit. La squadra russa non vuole fare solo da comparsa e si difende in modo ordinato, puntando a ripartire. Nel primo tempo e nella prima parte del secondo tempo i Blues spingono ma la squadra di Tuchel fatica a trovare spazi: ci vuole quindi un lampo di Lukaku, che puntualmente arriva al 69’. Il belga, fino a quel momento chiuso dalla difesa russa, fa valere la sua stazza e trasforma di testa un cross di Azpilicueta. E’ il gol partita, quanto basta per raggiungere la Juventus con i primi tre punti in classifica. 

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